Assunzioni Rai, muro contro muro Usigrai-Unirai: arriva l’audit interno e si riaccende lo scontro su parentopoli

Non c’è pace in Viale Mazzini. Nemmeno a chiusura del mandato aziendale. Non ci sono ancora i palinsesti (che a breve dovranno essere presentati) ma all’orizzonte c’è chi lancia l’allarme per una nuova parentopoli. Il figlio di un amico dell'amministratore delegato Roberto Sergio e un ex militante di Casapound, fratello di un esponente di Fratelli d'Italia e Lega. Al centro, due dei programmisti multimediali assunti in Rai con chiamata diretta nell'ambito di una selezione portata avanti nei mesi scorsi da una società privata. (La Stampa)

Ne parlano anche altre testate

Il paradosso è che Roberto Sergio ora ha aperto un audit interno per valutare le sue stesse assunzioni. L’ennesima parentopoli in Rai scoppia alla vigilia del rinnovo dei vertici aziendali, dato che gli attuali scadono proprio a luglio. (Il Fatto Quotidiano)

L'ad Rai Roberto Sergio ha attivato un audit interno sul caso delle nuove assunzioni in azienda. Secondo quanto apprende l'Adnkronos l'audit sarebbe teso alla "verifica della correttezza delle procedure di selezione in direzione radio per le visual radio". (Adnkronos)

A sollevare il caso è "Repubblica", dando voce a una denuncia della Rsu (la rappresentenza sindacale dei lavoratori). Ma c'è anche Ferdinando Colloca, alias “mr Ferdy il guru”, legato per motivi di affari al clan di Ostia (Il Fatto Quotidiano)

Da CasaPound all’amicizia con Mollicone, chi è Ferdinando Colloca: il “dj guru” assunto in Rai

Dopo il fallimento del job posting interno Viale Mazzini si è affidata ad Adecco. Una selezione svoltasi nel maggio scorso per la ricerca di sei programmisti multimediali in Rai ha portato ad alcune significative sorprese. (Open)

L’opposizione grida allo scandalo e chiede provvedimenti. Lo scorso 16 maggio il Giornale d’Italia aveva dato ampia notizia di questa vicenda, riportando anche le dichiarazioni delle organizzazioni sindacati. (Il Giornale d'Italia)

La foto con il presidente della commissione Cultura alla Camera, il meloniano Federico Mollicone, campeggia su uno dei tanti profili social di Ferdinando Colloca, quello in cui si fa chiamare Ferdy. (Repubblica Roma)