L’Onu non cede a Israele. I soldati restano in Libano

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La Stampa INTERNO

BEIRUT. L’Unifil resiste, anche se deve registrare il suo quinto ferito in pochi giorni, e danni sempre più gravi alle sue strutture. Il governo libanese riceve il presidente del Parlamento iraniano Mohammed Bagher Ghalibaf e rilancia la richiesta di un cessate il fuoco, nel rispetto della risoluzione Onu 1701, una prima, timida pressione su Hezbollah, perché la 1701 prevede il suo ritiro oltre i… (La Stampa)

Su altri media

Dichiarazione congiunta di 34 Paesi che contribuiscono alla missione, fra cui l'Italia. Continuano i raid di Israele su Libano e Gaza (Adnkronos)

Questo si trasformerà molto presto in un conflitto regionale con un impatto catastrofico per tutti. Così Andrea Tenenti, portavoce Unifil. (la Repubblica)

Dopo l’indignazione e la protesta ufficiale contro Israele, messa nero su bianco nella dichiarazione congiunta al vertice di Cipro da parte di Francia, Italia e Spagna, inizia una settimana decisiva per tentare una de-escalation nel sud del Libano, dove i caschi blu sono diventati un bersaglio mobile. (la Repubblica)

Il vuoto e le armi

L'Unifil denuncia un nuovo attacco contro una postazione della forze di interposizione Onu in Libano nella notte nel quartiere generale di Naqoura, nel quale è rimasto ferito un soldato del contingente internazionale, il quinto in tre giorni. (Il Sole 24 ORE)

Baabda, 12 ott. - Il portavoce della missione di peacekeeping in Libabo Onu Andrea Tenenti (UNIFIL), ha dichiarato durante un'intervista a Baabda, a est di Beirut, che "è importante che la bandiera delle Nazioni Unite continui a sventolare alta in questa regione", dopo che l'esercito israeliano ha chiesto ai soldati della missione di mantenimento della pace delle Nazioni Unite in Libano di ritirarsi cinque chilometri più a nord, in territorio libanese (Il Sole 24 ORE)

In quest’anno in cui, dopo il massacro di cittadini israeliani perpetrato da Hamas, in Medio Oriente sono state attraversate diverse linee rosse fin qui considerate invalicabili, i colpi dei soldati israeliani contro postazioni dell’Unifil in Libano sono la testimonianza tangibile del disfacimento delle reti diplomatiche, peraltro da sempre sfilacciate, stese negli anni per cercare di contenere il conflitto israelo-palestinese. (Corriere della Sera)