L’Onu non cede a Israele. I soldati restano in Libano

BEIRUT. L’Unifil resiste, anche se deve registrare il suo quinto ferito in pochi giorni, e danni sempre più gravi alle sue strutture. Il governo libanese riceve il presidente del Parlamento iraniano Mohammed Bagher Ghalibaf e rilancia la richiesta di un cessate il fuoco, nel rispetto della risoluzione Onu 1701, una prima, timida pressione su Hezbollah, perché la 1701 prevede il suo ritiro oltre i… (La Stampa)

Su altri media

Baabda, 12 ott. (il Dolomiti)

– Voci e scene dall’inferno Libano. I micidiali Merkava, prodotti in Israele e in dotazione al corpo corazzato scrutano l’orizzonte a 360 gradi, girano e rigirano la bocca da fuoco simile a quella che l’altro giorno ha centrato le basi Unifil (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Il segretario alla Difesa americano Lloyd Austin ha espresso "profonda preoccupazione" in una conversazione con il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant per le notizie secondo cui Israele ha sparato contro i Caschi Blu delle Nazioni Unite in Libano. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Unifil ancora sotto il tiro israeliano in Libano

«Mi scusi in anticipo - dice il generale Stefano Messina - se si dovessero sentire colpi d’arma da fuoco in sottofondo». Oggi no, almeno a Shama la giornata è serena. (ilmessaggero.it)

Il ministro della Difesa: "È un anno e mezzo che chiedo il cambio delle regole d'ingaggio" (LAPRESSE)

Proprio ieri sera – ha raccontato oggi il portavoce Andrea Tenenti – sulla posizione delle forze di peacekeeping ghanesi, appena fuori, l’esplosione è stata così forte che ha distrutto alcuni dei container all’interno in modo molto grave”. (Radio Popolare)