Trump alla guerra dei dazi contro i Brics. Ma è un suicidio…

L’abisso che si è aperto davanti agli Stati Uniti (ossia al principale imperialismo, quello occidentale) è di dimensioni tali da annebbiare la mente. Deve essere per questo che nell’ultimo decennio i gruppi dominanti quel paese hanno selezionato personaggi davvero improbabili come “presidenti”. Il declino di Biden è stato lento ma inarrestabile. Ha aperto almeno due guerre e se ne va senza uno straccio di soluzione. (Contropiano)

Su altri giornali

Il futuro presidente, infatti, ha annunciato l'intenzione di varare nuovi dazi sulle importazioni dai due paesi che confinano con gli Stati Uniti. Con l'inizio della seconda presidenza di Donald Trump, i costruttori di auto con stabilimenti situati in Canada e Messico potrebbero ritrovarsi in difficoltà. (La Gazzetta dello Sport)

A suo avviso, sarebbe necessario importare più prodotti americani per riequilibrare la bilancia commerciale tra le due parti dell’oceano. Giusta considerazione, però è difficile pensare che, nel momento di segnare con qualche ballon d’essai l’esordio della nuova presidenza americana, Donald Trump rinunci all’idea di limitare le importazioni utilizzando come una clava lo strumento dei dazi. (ilmessaggero.it)

Le misure proposte includono un dazio del 10% sui prodotti cinesi e un dazio del 25% su quelli provenienti da Canada e Messico. (ClubAlfa.it)

La minaccia di Trump ai Brics sul dollaro è la spia di un forte nervosismo americano

L'indice USDIDX del dollaro statunitense rimbalza da una zona di supporto chiave, sostenuto dalle minacce del futuro presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, di imporre dazi del 100% ai paesi membri dei BRICS. Oggi il dollaro statunitense guadagna lo 0,54%, raggiungendo i 106,3800 punti. (XTB)

Nel frattempo la divisa statunitense si apprezza anche sullo yen del Giappone, riportandosi sopra quota 150 yen e in generale su tutte le maggiori valute.In particolare il renminbi cala ai minimi da un anno a questa parte, con il dollaro che sale a 7,29 yuan. (Tiscali Notizie)

Il presidente eletto Donald Trump continua le sue riunioni a Mar-a-Lago, dove ha già incontrato diversi leader stranieri, tra cui il premier canadese Justin Trudeau. Prosegue la composizione della squadra per la prossima amministrazione, il cui insediamento avverrà a partire dal 20 gennaio con il giuramento del tycoon. (InvestireOggi.it)