Apple Vision Pro: la recensione

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L’Apple Vision Pro è il visore più futuristico che abbiamo mai visto, eppure – spendendo un decimo – abbiamo già accesso ad headset che permettono di fare quasi le stesse cose, e molto di più. Ma andiamo con ordine: Il Vision Pro è il primo headset targato Apple, ma – attenzione – non è un visore per realtà virtuale, realtà aumentata o XR. L’azienda di Cupertino apre le danze, attraverso il suo ultimo gioielli tecnologico, al concetto di Spatial Computing, ovvero un device che ha tutte le potenzialità – o quasi – di un Mac, ma che si fruisce attraverso lo spazio intorno a noi, e non semplicemente attraverso un monitor. (VR ITALIA)

Su altre fonti

Il fatidico Vision Pro di casa Apple è finalmente arrivato per dimostrarci che lo spacial computing, secondo l’azienda californiana, è il futuro. E non sorprende che Apple faccia ancora di tutto per dissociare il suo nuovo visore dall’idea di un utilizzo ludico e svogliato; opponendosi duramente al visore Meta e incentivando l’idea di una tecnologia volta alla produttività. (Sentieri Selvaggi)

Sui social si leggono già i commenti di persone che demonizzano l’Apple Vision Pro per le radiofrequenze di Bluetooth e Wi-Fi, a causa di presunti rischi di tumore e altre malattie per il cervello. (iPhone Italia)

Gli appassionati di tecnologia ed esperienze di realtà aumentata fremevano in attesa della sua uscita e ora che lo hanno provato cosa ne pensano del futuristico visore Apple Vision Pro? I commenti di esperti e utenti (anche rispetto a Quest di Meta) e le previsioni di vendita Punti di forza e di debolezza del visore Apple Vision Pro (Start Magazine)