G7 Salute, Guido Rasi (ex presidente Ema): «Da resistenza ad antibiotici 11mila vittime all'anno in Italia»

"La strategia è quella di favorire l'uso congruo di antibiotici e di trovare incentivi stabili per la ricerca e il mantenimento sul mercato. Servono nuovi antibiotici, che ormai non abbiamo dal 1980. Serve un'azione sinergica, con investimenti stabili: si tratta di un tema che comporta 11mila morti all'anno in Italia e una stima di 39 milioni di morti da qui al 2050 nel mondo". Così Guido Rasi, ex presidente dell'Ema (Agenzia Europea per i Medicinali) e attualmente consuente del Ministro della Salute Orazio Schillaci, parlando a margine del G7 Salute in corso ad Ancona (corriereadriatico.it)

Su altri media

L’inquinamento da antibiotici rappresenta un motivo di preoccupazione per la salute globale della popolazione, ma anche per la salvaguardia di ecosistemi e biodiversità. Lo sottolinea una dichiarazione dell’Onu che ha utilizzato i dati di una serie di studi condotti dall’Università di Göteborg, in Svezia, per chiedere misure urgenti per affrontare il problema. (L'HuffPost)

10 OTT “Come ho detto più volte, c’è grande attenzione per la lotta all’antimicrobico resistenza da parte di questo governo, come abbiamo oggi spiegato nel corso del G7. L’Esecutivo ha stanziato 40 mln di euro e nella prossima manovra di bilancio ci saranno altre risorse per promuovere la ricerca di farmaci innovativi. (Quotidiano Sanità)

Un nuovo rapporto dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) rivela che i vaccini contro 24 agenti patogeni potrebbero ridurre il numero di antibiotici necessari del 22% o di 2,5 miliardi di dosi giornaliere definite a livello globale ogni anno, supportando gli sforzi mondiali per affrontare la resistenza antimicrobica (Amr). (Sanità24)

La sfida all’Antimicrobico resistenza può esser vinta con il contributo e l’attivazione dei cittadini

Brocchi: “La Lazio è stata una grande famiglia”. VITTORIA COPPA ITALIA 2009 – “Ho due vittorie più importanti nella mia carriera: la Champions League del 2003 e la prima Coppa Italia con la Lazio del 2009. (Terzo Tempo Napoli)

"Ad oggi non solo il rischio antimicrobico resistenza c'è, ma è destinato ad aumentare sempre di più: le terapie intensive ricevono ogni giorno pazienti che sviluppano sepsi o uno shock settico, per gli effetti dell'antimicrobico resistenza. (Adnkronos)

di Valeria Fava Gentile direttore, (Quotidiano Sanità)