Giornata internazionale degli anziani, Spi Cgil Calabria: “Anziani, politica centrale e regionale miope. Mancano strumenti e servizi”

In occasione della giornata internazionale delle persone anziane il Sindacato pensionati della Cgil Calabria (Spi Cgil Calabria) denuncia come, malgrado nella nostra regione la percentuale di over 65 sia estremamente alta, manchino gli strumenti e i servizi per consentire loro una buona qualità della vita. “Siamo una regione di anziani - afferma il Segretario Generale Carmelo Gullì -. In Calabria gli anziani over 65 sono oltre 439mila, pari a circa il 24% della popolazione, e sono destinati a crescere sempre di più raggiungendo circa le 600mila unità nel 2050, il 36% della popolazione, secondo le proiezioni demografiche. (Corriere di Lamezia)

Ne parlano anche altre testate

Invecchiamento attivo, HappyAgeing festeggia 10 anni di attività Getting your Trinity Audio player ready... (Dire)

"Auspico che ci sia un'equità di offerta delle vaccinazioni perché rischiamo di avere, e in parte sta già succedendo, Regioni più sensibili al tema, con più risorse tecniche ed economiche, che fanno proposte innovative, e altre Regioni che invece rimangono indietro". (Tiscali Notizie)

“Quella dell’invecchiamento attivo è la vera sfida di oggi, che risponde non solo ad un’esigenza della collettività, sul piano socio economico e culturale, ma anche a un bisogno specifico degli individui che chiedono di poter essere sempre più attivi in terza età e, per questo, di aggiungere qualità della vita agli anni per non subire una condizione di solitudine”. (MeteoWeb)

Come invecchiare bene? L'importanza dell'attività fisica nella longevità (senza iscriversi in palestra)

I medici cubani appena arrivati saranno così distribuiti su tutto il territorio regionale: 18 all’Asp di Catanzaro, 17 all’Asp di Vibo Valentia, 12 all’Asp di Crotone, 9 all’Asp di Reggio Calabria, 6 all’Ao ’Annunziata’ di Cosenza e 4 all’Asp di Cosenza. (Corriere di Lamezia)

La Sala Igea dell’Istituto Enciclopedia Italiana Treccani a Roma ha fatto da cornice alla terza edizione degli Stati generali dell’invecchiamento attivo, intitolata “Longevità: conquista, rischi e opportunità” e promossa da Happy Ageing - Alleanza italiana per l’invecchiamento attivo. (Adnkronos)

In Italia, secondo i dati del sistema di sorveglianza «Passi d’Argento» dell’Istituto Superiore di Sanità, quasi il 40% degli ultra 65enni riesce a svolgere attività di svago, sportive o domestiche (per esempio: lavori di casa, giardinaggio, cura dell’orto) raggiungendo i livelli di attività fisica raccomandati dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms); circa il 22% pratica qualche forma di attività fisica ma non raggiunge i livelli raccomandati quindi è «parzialmente attivo», il restante 38% risulta completamente sedentario. (Corriere della Sera)