Scoperte straordinarie a San Casciano dei Bagni: il santuario termale rivela nuovi segreti
Nel contesto del santuario del Bagno , a San Casciano dei Bagni, sono emersi reperti unici che illuminano il passato etrusco e romano: statue, monete, oggetti votivi e iscrizioni. I reperti più importanti sono le incredibili statue dei serpenti bronzei: uno di loro è forse il più grande mai trovato. A San Casciano dei Bagni, piccolo comune della provincia di Siena noto per le sue sorgenti termali e per il ritrovamento eccezionale di un deposito di bronzi antichi rinvenuti nel 2022, anche il 2024 si chiude con una rivelazione archeologica straordinaria. (Finestre sull'Arte)
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San Casciano dei Bagni è un piccolo Comune in provincia di Siena, in Toscana. Un vero e proprio tesoro si cela a San Casciano, che continua a garantire scoperte incredibili. Gli archeologi impegnati sul posto parlano di “sorpresa infinita”, ed è facile comprendere il loro entusiasmo. (Libero Tecnologia)
Per oltre 2.300 anni, il santuario del Bagno a San Casciano dei Bagni, in provincia di Siena, ha custodito reperti etruschi e romani di notevole valore, protetti dall’acqua termale e dal fango argilloso. (Avvenire)
Quando le mani affondano nel fango, stupore e meraviglia: nell’area degli scavi archeologici di San Casciano dei Bagni sono state presentate le ultime scoperte del santuario votivo «Bagno grande», con le personalità del mondo della cultura schierate, compreso il ministro Alessandro Giuli. (Corriere Fiorentino)
Da subito fu evidente la qualità dei reperti riportati alla luce e per il suo rilievo il ritrovamento venne paragonato a quello dei Bronzi di Riace, avvenuto nel 1972. (Sky Arte)
Gli strabilianti e commoventi ritrovamenti a San Casciano dei Bagni continuano a raccontare una storia — anzi La Storia — di questa terra, oggi Toscana. Cioè qualcosa da cui c’è da imparare, soprattutto per chi ci vive e per coloro i quali avranno voglia di ascoltarla e studiarla. (Aduc)
Per accogliere i reperti – avviatisi in un lungo tour archeologico in giro per l’Italia (ora in tappa a Reggio Calabria) – il Ministero della Cultura aveva promesso di aprire un museo all’interno del cinquecentesco palazzetto dell’Arcipretura, comprato per circa 600mila euro: ora, un anno e un ministro della Cultura dopo, si accingono a partire i lavori per questo museo, che sarà affiancato da un parco archeologico termale dove godere delle oltre quaranta sorgenti del luogo e del paesaggio intorno al borgo sulle orme dei romani e ancor prima degli etruschi. (Artribune)