Omicidio Verzeni, Moussa Sangare in casa aveva un cartonato a figura umana: "Si esercitava con il coltello"
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In casa di Moussa Sangare i carabinieri hanno trovato il ceppo di coltelli da cui proviene l'arma del delitto e una sagoma in cartone punteggiata di fendenti. L'ex rapper viveva da solo a Suisio (Bergamo), a cinque chilometri da Terno d'Isola (Fanpage.it)
Se ne è parlato anche su altre testate
Il delitto, infatti, non sarebbe legato né a una tentata violenza sessuale, né a una rapina. Ossia «una sensazione», che l’avrebbe spinto ad aggredire la donna, scelta «a caso». (Vanity Fair Italia)
All’interrogatorio di convalida prenderanno parte anche il sostituto procuratore titolare dell’indagine, Emanuele Marchisio, e il suo legale di fiducia, l’avvocato Giacomo Maj. (L'Eco di Bergamo)
Sangare ha raccontato di essere poi fuggito in bicicletta e di averla modificata nei giorni successivi in alcuni componenti, per evitare che potesse essere individuato grazie al mezzo. Moussa Sangare, prima di accoltellare a morte Sharon Verzeni, le ha detto: «Scusa per quello che ti sto per fare». (L'Unione Sarda.it)
A cura di Pierluigi Frattasi Video suggerito (Fanpage.it)
Era uscito con il feeling di accoltellare qualcuno. «Ho visto una ragazza con le cuffiette, che guardava le stelle nel cielo». (ilmessaggero.it)
Lo afferma in una nota la presidente della Società Italiana di Psichiatria (Sip), Liliana Dell’Osso. «Gli elementi che emergono - afferma - non sembrano puntare verso un disturbo affettivo o psicotico in fase acuta, vale a dire verso una patologia mentale, mentre potrebbe emergere un disturbo legato a personalità antisociale che non è motivo di incapacità di intendere o volere. (Gazzetta del Sud)