Volkswagen evita le chiusure delle fabbriche, ma taglierà 35 mila posti

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Morti sul lavoro

BERLINO – “Daniela Cavallo ha fatto un capolavoro”: dopo una maratona negoziale di settanta ore, la più lunga della storia di Volkswagen, i vertici dell’azienda e il sindacato metalmeccanico Ig Metall hanno raggiunto un accordo sul destino dell’auto tedesca. Raggiunto al telefono da Repubblica, il capo del consiglio di fabbrica dello stabilimento di Hannover, Stavros Christidis, riconosce alla battagliera leader italiana del consiglio di fabbrica del marchio di aver lottato “con coraggio e sincerità” per evitare il peggio. (la Repubblica)

Ne parlano anche altri media

Il sindacato automobilistico tedesco Ig Metall ha annunciato di aver raggiunto un accordo con Volkswagen su un piano di riduzione dei costi che scongiura la chiusura dei dieci stabilimenti in Germania e impedisce licenziamenti involontari fino al 2030, ma include disposizioni per tagliare più di 35.000 posti in modi «socialmente responsabili» entro quella data. (il manifesto)

L’accordo, che mira a far risparmiare a VW due miliardi di euro sui costi del lavoro, evita la chiusura totale degli stabilimenti ma comporta importanti ristrutturazioni e sacrifici da entrambe le parti. (Scenari Economici)

Il colosso tedesco dell’auto e il sindacato Ig Metall evitano chiusure di stabilimenti in Germania con un accordo che prevede però «dolorose concessioni». Saranno eliminati 35 mila posti di lavoro entro il 2030, senza licenziamenti, grazie a incentivi all'esodo e pensionamenti anticipati. (Milano Finanza)

Volkswagen, c'è l'accordo con i sindacati: evitate le chiusure, ma taglio di 35 mila posti entro il 2030

Da entrambe le parti c'era la volontà di trovare un'intesa prima di Natale per dare maggiori certezze ai dipendenti. Alla fine, tra Volkswagen e il potente sindacato tedesco IG Metall è stato raggiunto un accordo. (HDmotori)

Di euronews PUBBLICITÀ (Euronews Italiano)

«Siamo riusciti a trovare una soluzione per i dipendenti dei siti Volkswagen che garantisce i posti di lavoro, salvaguarda i prodotti e allo stesso tempo consente importanti investimenti futuri», dice il sindacato. (Corriere della Sera)