Cybersecurity, in Italia situazione più che allarmante. L’intelligenza artificiale già nel 18% degli attacchi
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L’utilizzo di tecniche di attacco basate sull’intelligenza artificiale riguarda il 18% degli incidenti informatici registrati in Italia tra luglio e settembre, uno dei trimestri più critici degli ultimi due anni sul piano della cybersecurity. A dirlo è il nuovo “Threat Intelligence Report” elaborato dall’Osservatorio Cybersecurity di Exprivia, che prende in considerazione 164 fonti aperte tra siti di aziende colpite, siti pubblici di interesse nazionale, agenzie di stampa online, blog e social media (CorCom)
Se ne è parlato anche su altri media
La crescita dei reati informatici segnala la necessità di intensificare le misure di sicurezza dei sistemi informativi e dei dati delle imprese, affrontando la sfida del difficile reperimento di personale con competenze di cybersicurezza (cyberskill). (Il Giornale delle PMI)
Come a dire che le vie degli hacker sono infinite (ma possono sempre venire interrotte): sentendo parlare Mauro Conti, presidente del corso di laurea magistrale in cybersecurity dell’Università di Padova, ci si rende conto che esiste un mondo sommerso a livello di «criminalità digitale» in cui tutti – sia aziende che privati cittadini – sono potenziali bersagli. (Corriere della Sera)
Quanto è sicuro il sistema informatico nel nostro Paese? Nei giorni del polverone alzato dalla maxinchiesta milanese sul gigantesco mercato di informazioni personali e indagini ottenute in modo illecito attraverso l’hackeraggio (tra i nomi di spicco spiati diversi veneti) a chiederselo sono anche le aziende, i cui sistemi informatici subiscono, ormai quotidianamente, tentativi di intrusione a scopo di truffa. (Corriere della Sera)
Per calcolare il «riscatto» da chiedere per i dati sottratti, se si tratta di un’azienda privata, gli hacker partono da una visura camerale e chiedono una percentuale «sostenibile» del fatturato (fra il 4 e il 6%). (Corriere della Sera)
Il nostro nuovo report, basato sui risultati di un’indagine indipendente e commissionata da Sophos su 5.000 professionisti IT/cybersecurity di prima linea, rivela che le PMI sono colpite in modo particolarmente grave da questa carenza di competenze. (Sophos)
La maggior parte degli utenti, ancora oggi, non bada alla sicurezza informatica. Troppi pensano che sia una questione che non riguarda loro, peccato però che così le vittime continuano a crescere di numero e con esse anche il denaro rubato dai cybercriminali con maggiore facilità. (Telefonino.net)