Valentina Petrillo è un uomo, gareggia alle Paralimpiadi come donna per codardia istituzionale (Telegraph)

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IlNapolista SPORT

La transgender napoletana. “Una distorta priorità dell’inclusione rispetto all’equità. A 45 anni correva come uomo. Le atlete hanno provato a ribellarsi” Il Telegraph scrive di Valentina Petrillo l’atleta paralimpica ipovedente che gareggia con le donne. Napoletena, ha 51 anni.C’è però qualcosa che non torna per il quotidiano inglese conservatore. Scrive Oliver Brown: “Questa è un’atleta che non è mai stata una bambina. (IlNapolista)

La notizia riportata su altri media

Ottima prestazione da parte dell’italiana che, al fine di conquistare la fase successiva della competizione, doveva necessariamente realizzare un tempo inferiore al minuto, possibilmente sotto i 58 secondi. (Ability Channel)

Valentina Petrillo stacca il pass per la semifinale nei 400m – T12 ai Giochi paralimpici di Parigi 2024. L’azzurra transgendere alla prima Paralimpiade Ricordiamo che Petrillo, 50 anni, è ipovedente dall’età di 14 anni, quando è stata colpita dalla sindrome di Stargardt. (il Resto del Carlino)

Domani, martedì 3 settembre, Assunta Legnante farà il suo debutto alle Paralimpiadi di Parigi 2024 prendendo parte alla competizione di lancio del disco F11. Sulla pedana dello Stade de France la 46enne azzurra andrà a caccia di una medaglia, in attesa di cimentarsi il 6 settembre nella specialità che le ha regalato maggiori soddisfazioni in carriera, il getto del peso F12. (OA Sport)

Le competizioni a cui partecipa sono i 200 e i 400 metri nella categoria T12, con la T che sta per track e si riferisce in questo caso alle gare su pista mentre 12 è il profilo di appartenenza dell’atleta e cioè ipovedente con possibilità di atleta-guida. (Marie Claire)

Buone notizie per Valentina Petrillo, che ha avvicinato il suo personale (58.01) nei 400 metri T12 correndo in 58.35 e realizzando uno dei quattro migliori crono di ripescaggio valevoli per l’accesso in semifinale. (OA Sport)

“Tutto nasce verso la fine del 2017 quando facevamo gli incontri di socializzazione con il Gruppo Trans di Bologna, un’associazione di cui io ero al tempo presidente – mi racconta Christian – Mi ricordo che un giorno, durante un incontro aperto a cui partecipavano molte persone, entrò Valentina. (Il Fatto Quotidiano)