Urso: "Per l'automotive serve un piano Ue con risorse comuni. Sempre più Stati membri ci appoggiano"
«Abbiamo chiesto all’Europa una revisione del contesto normativo e la rimozione della follia delle multe che sta costringendo le case automobilistiche a chiudere gli stabilimenti». Il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso ha ribadito l'impegno italiano per mettere in sicurezza il settore automobilistico europeo, durante (Secolo d'Italia)
La notizia riportata su altre testate
"È importante non prendere decisioni sulla testa di coloro che ci lavorano, come dipendenti e aziende - ha spiegato -, ma piuttosto utilizzare la loro profonda conoscenza per diventare intelligenti e tenerne conto nelle proprie decisioni. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Il Dialogo strategico coinvolgerà costruttori, fornitori, sindacati e associazioni imprenditoriali in una serie di incontri tematici presieduti dai membri della Commissione competenti per materia. (Tom's Hardware Italia)
Guida l'innovazione, sostiene milioni di posti di lavoro ed è il più grande investitore privato in ricerca e sviluppo. La Commissione europea, per voce del suo presidente, Ursula von der Leyen, ha infatti promesso che a gennaio inizierà un dialogo sul futuro dell’industria automobilistica: "L'industria automobilistica è un orgoglio europeo ed è fondamentale per la prosperità dell'Europa. (Italia Oggi)
Grazie all’Italia sostenuta da 15 Paesi parte l’iter di modifica ai paletti sulla CO2. Spunta però la volontà di spingere su guida autonoma e uso intensivo di dati e Ia.Tante strette di mano e promesse nella direzione giusta. (La Verità)
«Approccio tecnologico aperto». È tutta qui, in queste tre parole, la svolta di Bruxelles che potrebbe salvare l’auto europea. La frase è contenuta nel documento diffuso dalla Commissione Ue con cui Ursula von der Leyen sembra intenzionata ad imprimere una provvidenziale sterzata al green deal ideologico e distruttivo (almeno per un comparto strategico della manifattura come l’automotive) fino ad ora venerato come un sacro comanda mento. (Liberoquotidiano.it)
Questo deve essere deciso adesso, presto. «Nella difficile situazione in cui si trova l'industria automobilistica in molti casi a livello mondiale, ma soprattutto in Europa, non ha senso gravarla ora con ulteriori multe per non aver raggiunto risultati nel prossimo anno. (Il Messaggero - Motori)