Cosa significa la vittoria di Trump per il cambiamento climatico
Il neo-presidente Donald J. Trump ha promesso di cancellare le politiche sul clima dell’amministrazione Biden: sul New York Times un’attenta analisi della vittoria del repubblicano con uno sguardo all’ambiente. La lotta contro il cambiamento climatico ha subito un duro colpo con l’elezione di Donald J. Trump, che definisce il riscaldamento globale una “truffa” e ha promesso di annullare gli sforzi federali per ridurre l’inquinamento che sta riscaldando il pianeta. (Passione Astronomia)
Ne parlano anche altre fonti
Tutte le proposte di Donald Trump, vincitore delle elezioni presidenziali negli Stati Uniti, su energia, microchip e automobili. Ecco cosa ha promesso Trump – già presidente dal 2017 al 2021; il suo secondo mandato inizierà nel gennaio 2025 – in campagna elettorale su energia, microchip e automotive. (Start Magazine)
”Vediamo quale sarà il programma della nuova amministrazione Usa e poi valuteremo…”. Il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, non si sbilancia quando l’Adnkronos gli chiede cosa si aspetta dalla Casa Bianca sulla politica green dopo la vittoria di Donald Trump. (MeteoWeb)
Donald Trump vince le elezioni USA e ritorna alla Casa Bianca, conquistando il 47esimo mandato da Presidente degli Stati Uniti. La vittoria del tycoon avrà un impatto sul settore automobilistico, tra dazi sulle auto elettriche e sulle importazioni e riduzione degli incentivi governativi sulle proposte green. (Moveo)
L'amministrazione Biden, di cui Harris ha fatto parte, ha avviato una rivoluzione green sotto la spinta dei liberal più intransigenti, seguendo due principi: la riduzione delle emissioni e l'elettrificazione di ogni cosa. (il Giornale)
L’elezione del presidente degli Stati Uniti ha ripercussioni a cascata su una miriade di settori in tutto il mondo. Non può essere altrimenti anche per l’industria automobilistica, che ha negli Stati Uniti uno dei mercati più importanti a livello globale. (AlVolante)
I riflessi dell’elezione di Trump sull’auto americana e su quella mondiale, nondimeno, vanno soppesati con cura. The Donald is back. (Il Fatto Quotidiano)