Scontri, la condanna del Viminale. Piantedosi: "Attacchi intollerabili"
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"Ancora una volta personale in divisa ha subito l’intollerabile violenza di chi ha tentato di impedire il ripristino della legalità, con il ricorso a comportamenti gravissimi che trovano terreno fertile in un sentimento di impunità". E’ la condanna del ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, per gli scontri di due giorni fa tra attivisti e agenti nel parco don Bosco. Al centro del contendere il taglio di 31 alberi (ieri ne sono stati segati 6) e la costruzione delle nuove medie Besta che vale 18 milioni di euro. (il Resto del Carlino)
Ne parlano anche altre testate
INSERITO DA: Orienta spa – IL GIORNO: 10/03/2024 SEDE DI LAVORO: Perugia (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)
– Sorprendono le prime dichiarazioni del sindaco di Bologna Matteo Lepore su quanto accaduto nella notte nell'ormai celeberrimo cantiere delle Besta. Lavori che questa notte sono stati difesi per tutelare il Comune, come state seguendo nella diretta live delle nostre croniste inviate nell'area e in tribunale. (il Resto del Carlino)
Il Bosco, nutrimento per lo spirito e per il corpo,Complesso benedettino di Santa Croce Una giornata alla scoperta delle specie vegetali spontanee presenti nel Bosco di San Francesco, passeggiando e dialogando all’aria aperta con esperti. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)
I manifestanti sono andati allo scontro con gli agenti in tenuta antisommossa, ci sono state cariche e la situazione, pur tesa, aveva consentito a… (La Repubblica)
Questa notte, al parco Don Bosco, un giovane sarebbe stato aggredito da 3 volanti dei carabinieri che dopo averlo inseguito hanno utilizzato su di lui il taser in due occasioni. Dopo essere stato ammanettato, il giovane sarebbe stato allontanato dai compagni e pestato. (Radio Città Fujiko)
Sei alberi tagliati, sei persone ferite e una cicatrice politica non facile da ricomporre. È questo il bilancio dell’infinita giornata di ieri al parco Don Bosco, Bologna, proprio di fronte alle torri brutaliste che ospitano la Regione Emilia-Romagna. (Il Manifesto)