Lutto nel mondo del giornalismo, ci lascia Arrigo Levi

Il grande giornalista aveva 94 anni. Era nato a Modena nel 1926, fu costretto all’esilio con la famiglia nel 1942 a causa delle leggi razziali contro gli ebrei, arrivato a Buenos Aires iniziò la sua carriera giornalistica.

Per il mondo del giornalismo è una grandissima perdita.

E’ morto Arrigo levi, ci lascia il direttore della Stampa e consigliere di due presidenti.

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Ne parlano anche altri media

Il giornalista venne accompagnato alla scoperta di Arona fino alla statua e alla chiesa di San Carlo. Quando gli chiedemmo del presidente Napolitano – insiste – ci disse soltanto “i suoi silenzi sono più eloquenti di ogni parola". (La Stampa)

Tra i tanti incarichi prestigiosi è stato direttore de La Stampa ed editorialista del Corriere della sera. Lutto nel giornalismo italiano. A 94 anni è morto Arrigo Levi È morto nella notte tra domenica e lunedì 24 agosto nella sua casa romana Arrigo Levi, giornalista, scrittore e conduttore televisivo. (L'Eco di Bergamo)

Leggi anche > > > Morto in ospedale, cadavere ricoperto di formiche: “Inconcepibile!”. Addio ad Arrigo Levi: il giornalista è morto a 94 anni. Tra le collaborazioni più importanti di Levi, c’è quella al Corriere della Sera, dove il giornalista lavorò come collaboratore da Mosca. (Inews24)

Ha ottenuto il Premio Trento per il giornalismo (’87), il Premio Luigi Barzini come miglior corrispondente (’95) e il Premio Ischia Internazionale (2001). Arrigo Levi, scomparso stamattina a Roma a 94 anni, è stato senza dubbio uno dei giornalisti italiani con lo sguardo più aperto. (L'HuffPost)

La cosa di cui non mi do ragione è che tanti italiani abbiano dimenticato le discriminazioni, le accuse di essere sporchi, ladri e criminali, di cui furono bersaglio tanti nostri compatrioti, costretti, tra l’Otto e il Novecento, a emigrare». (Corriere della Sera)

Se ne va un altro grande emiliano-romagnolo, che da questa terra partì per raccontare il proprio tempo. Con Arrigo Levi se ne va un testimone ineffabile della storia del Novecento, un modenese che ha dovuto lottare contro le leggi razziali fasciste e che ha saputo raccontare il mondo in modo onesto e appassionato. (Estense.com)