Cecilia Sala in Iran, dove siete care femministe?
Dallo scorso 19 dicembre la giornalista del Foglio Cecilia Sala si trova rinchiusa in una cella nella prigione di Evin, carcere simbolo della repressione politica del regime di Teheran dove vengono detenuti dissidenti iraniani e cittadini stranieri considerati ostili dagli ayatollah. I motivi della cattura della giornalista italiana restano ancora riservati, sebbene nelle ultime ore siano iniziate a circolare voci (ancora da verificare) relative a una possibile rappresaglia dei Pasdaran compiuta per vendicare l’arresto di un iraniano legato ai Guardiani della rivoluzione avvenuto all’aeroporto di Malpensa lo scorso 16 dicembre. (Nicola Porro)
Se ne è parlato anche su altri media
Oggi che i due marò sono stati assolti, Latorre in una intervista al Giornale concessa a Matteo Carnieletto commenta a sua volta la situazione della Sala. (Liberoquotidiano.it)
Alessandro Gonzato 29 dicembre 2024 (Liberoquotidiano.it)
Il caso comunque ci permette di svolgere alcune considerazioni, probabilmente controvento anche in questo caso. Speriamo vivamente che la giornalista venga presto liberata e possa tornare in Italia sana e salva. (Il Giornale d'Italia)
Mentre il governo italiano cerca di trattare i termini per la sua scarcerazione, da subito sui social è iniziato a girare l'hashtag #freeCecilia. (la Repubblica)
"I tempi sono quelli che sono, ma abbiamo notato una certa disponibilità soprattutto per quello che riguarda il trattamento di Cecilia. ROMA. (La Stampa)
“Crediamo che non si debba stare in silenzio di fronte ad un arresto illegittimo di una nostra concittadina che stava facendo il proprio lavoro, cioè dare informazioni a tutti noi su cosa succede in Iran, dove il regime calpesta i diritti dei cittadini iraniani e in particolare delle donne iraniane e siamo qui a dirlo”. (LAPRESSE)