Tajani sul mandato di arresto per Netanyahu: decideremo con gli alleati
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Torino, 22 nov. – “La linea è quella del presidente del Consiglio che io ho il dovere di attuare anche perché la condivido. Noi esamineremo e leggeremo le carte per capire quali sono le motivazioni che hanno portato la Corte ad adottare questa scelta, rispettiamo la Corte, la sosteniamo, ma siamo altresì convinti che la Corte svolge un ruolo giuridico e non politico”. Lo ha detto il ministro degli esteri e vicepremier, Antonio Tajani, a proposito del mandato di arresto a carico del premier israeliano Benjamin Netanyahu emesso dalla Corte penale internazionale (Agenzia askanews)
Su altre testate
La Camera preliminare I della Corte penale internazionale ha emesso oggi mandati di arresto per il premier israeliano Benyamin Netanyahu e l'ex ministro della Difesa Yoav Gallant con l'accusa di crimini di guerra e contro l'umanità nell'ambito del conflitto a Gaza. (Corriere della Sera)
L’ambasciatrice di Palestina in Italia, Abeer Odeh, ha rilasciato alcune dichiarazioni a LaPresse a proposito dei mandati d’arresto emessi dalla Cpi nei confronti del premier israeliano Benjamin Netanyahu e dell’ex ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant. (LAPRESSE)
Per la premier italiana le motivazioni della Corte Penale Internazionale "dovrebbero essere sempre oggettive e non di natura politica". A parlare del mandato di arresto internazionale per il premier israeliano Benjamin Netanyahu e per l'ex ministro della Difesa Yoav Gallant è anche Antonio Tajani: "Noi rispettiamo e sosteniamo la Cpi ma siamo convinti che quello che deve svolgere sia un ruolo giuridico e non politico" (Sky Tg24 )