Sala, le immagini del video di Ramy danno un brutto segnale
"Certamente le immagini danno un segnale brutto, non c'è dubbio, brutto. Però attendiamo che la giustizia faccia il suo corso". Così il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha commentato il video dell'inseguimento che ha portato alla morte di Ramy, il ragazzo di 19 anni del quartiere Corvetto. "Dal mio punto di vista è chiaro che se qualcuno ha sbagliato deve pagare, sia rappresentati delle forze dell'ordine, sia un commerciante, sia un qualunque cittadino, per cui questo è un punto fondamentale", ha detto a margine della visita all'hub di prima accoglienza dei senzatetto in via Sammartini. (Tiscali Notizie)
La notizia riportata su altri giornali
Non c’è e non è all’orizzonte, sia per il 22enne Fares Bouzidi che era alla guida del TMax in fuga, sia per il 37enne vice… Per ribadire che l’indagine sulla fine di Ramy Elgaml, 19enne di origine egiziana morto la notte del 24 novembre al termine di un inseguimento con i carabinieri del Nucleo radiomobile, resta per omicidio stradale. (La Repubblica)
Un altro corteo è stato organizzato per sabato 11 gennaio alle ore 17:30 in Piazza San Babila, a Milano. (Corriere TV)
I manifestanti hanno tentato di raggiungere la caserma del carabinieri 'Bergia', nel centro del capoluogo piemontese e hanno lanciato bombe carta, petardi, fumogeni e bottiglie contro i militari dell'Arma schierati a protezione dell'edificio. (Tiscali Notizie)
Dal mio punto di vista è chiaro che se qualcuno ha sbagliato deve pagare, sia rappresentanti delle forze dell'ordine, sia un commerciante, sia un qualunque cittadino, per cui questo è un punto fondamentale. (Corriere TV)
È quanto ha dichiarato Beppe Sala, sindaco di Milano, giovedì a margine della visita al centro Sammartini, parlando del video uscito nei giorni scorsi sulla morte di Ramy Elgaml in via Quaranta al termine di un inseguimento di circa 8 chilometri mentre era in sella a uno scooter condotto da un amico, rimasto ferito. (MilanoToday.it)
E gli occhi gli si inumidiscono solo quando ricorda la prima volta in cui ha visto, nello studio del legale della famiglia del giovane Ramy, il 19enne morto all’alba del 24 novembre al termine di un inseguimento con i carabinieri lungo otto chilometri, quel video sugli ultimi minuti di vita di suo figlio. (Corriere Milano)