Clonava biglietti e abbonamenti Atm: ex funzionaria nei guai. Sequestrati conti e villa per 1,2 milioni di euro

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leggo.it INTERNO

Nei guai l'ex funzionaria Atm, indagata adesso per peculato aggravato, insieme ad altri autori della truffa che sono stati sospesi, denunciati e, in seguito, licenziati.

I carabinieri inoltre hanno sequestrato preventivamente beni per un valore complessivo di 1,2 milioni di euro: una villa e alcuni conti correnti intestati alla donna

Una ex funzionaria dell'Azienda trasporti milanesi (Atm) era a capo di un sistema di commercio abusivo di biglietti e abbonamenti, gestito grazie all'aiuto di molti «dipendenti infedeli». (leggo.it)

Su altre fonti

Come funzionava la frode dei biglietti Atm. La truffa sarebbe partita nell'estate del 2017 all'interno degli Atm Point, dove viene venduto poco più dell'1% dei biglietti, stampandoli al momento della richiesta in modo che siano automaticamente contabilizzati. (MilanoToday.it)

L'indagine. La dipendente, all'epoca dei fatti a capo dell'Atm point della stazione metropolitana Duomo, era stata licenziata nel 2018. Secondo quanto si è appreso, alla dirigente denunciata è stato notificato l'avviso di chiusura indagini preliminari con l'ipotesi accusatoria di peculato aggravato. (Sky Tg24 )

Venerdì erano infatti 272 i lavoratori che avevano comunicato di non possedere il certificato di avvenuta vaccinazione mentre oggi, secondo quanto riferito dall'azienda, sono meno della metà quindi poco più che un centinaio. (La Repubblica)

Per il loro business illegale i dipendenti Atm, guidati dalla dirigente, fingevano un malfunzionamento della stampante dei biglietti mandandone così in scarto una certa quantità, che il sistema riteneva appunto difettosa e quindi non contabilizzava. (IL GIORNO)

In Atm poco più di un centinaio di dipendenti ha comunicato di non poter lavorare oggi perché sprovvisto del certificato. Cala la quota di tranvieri e capitreno «no pass» all’interno delle aziende di trasporto lombarde. (Corriere Milano)

Tutti quei biglietti però erano stampati in nero, cioè biglietti regolari (che permettevano di passare i tornelli) ma sottratti alla contabilizzazione. E tornavano indietro, fino in Duomo, dove si trova l’Atm Point di cui era responsabile, e le consegnavano l’incasso. (Corriere Milano)