Jannik Sinner, "immobile": momento difficile in campo, cosa si mette sul volto
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Non è un momento facile per Jannik Sinner: prima la perdita della sua adorata zia Margith e poi il timore di uno stop dal tennis. L'Agenzia mondiale antidoping (Wada), infatti, ha presentato ricorso al Tribunale Arbitrale dello Sport (Tas) contro l'assoluzione del tennista in relazione al caso Clostebol e ha chiesto due anni di allontanamento dai campi. Adesso, quindi, il Tas dovrà analizzare il caso e pronunciarsi con una nuova sentenza che potrebbe annullare l'assoluzione. (Liberoquotidiano.it)
Se ne è parlato anche su altri giornali
L'azzurro si è imposto in 3 set rimontando il russo e chiudendo con lo score finale di 3-6, 6-2, 6-3. "In giornate come queste in cui non sei al cento per cento è importante non mollare e cercare di alzare il livello". (Tuttosport)
Caso doping, per Jannik Sinner non è ancora finita. (Nicola Porro)
Adesso si aprirà un procedimento presso la Corte arbitrale dello sport e per la prima udienza potrebbero trascorrere anche tre mesi. Non può non sorprendere che questa sia la prima volta in assoluto che la Wada appella la sentenza di un tribunale internazionale indipendente di una disciplina come il tennis (salto.bz)
Siamo al suo fianco, e in Coppa Davis ci sarà sempre una maglia pronta per lui". Il capitano azzurro di Coppa Davis, Filippo Volandri, ha commentato così la decisione della WADA di appellarsi contro l'assoluzione di Jannik Sinner per la positività al Clostebol (Il Mattino di Padova)
La vicenda La Wada, l'agenzia internazionale antidoping, ha deciso di presentare un ricorso contro la sentenza di assoluzione dall'accusa di doping intenzionale emessa dall'Itia, l'organismo di tutela dell'integrità nel tennis, nei confronti di Jannik Sinner (Today.it)
Così Jannik Sinner, nelle imagini di SuperTennisTv, sul ricorso presentato dall'Agenzia mondiale antidoping contro le decisioni assunte dal tribunale indipendente nominato dalla Itia, che aveva assolto il tennista italiano, risultato positivo al Clostebol a un controllo svolto a Indian Wells il 10 marzo e in un altro test effettuato la settimana successiva. (la Repubblica)