Inter, niente nervosismo: contro il Milan c’è un doppio vantaggio psicologico
Ancora 4 giorni al derby di Milano tra Milan e Inter. I nerazzurri, secondo La Gazzetta dello Sport, possono contare su un doppio vantaggio psicologico: "Nel manuale da derby non può mancare l'aspetto mentale. Le sfide di livello così alto si vincono prima con la testa prima e poi con le gambe: questo è quel che Inzaghi ribadirà ai suoi prima della partita. L'Inter scenderà in campo con un vantaggio psicologico: viene da cinque vittorie di fila, sono gli avversari ad avere l'ossessione di non perdere ancora. (fcinter1908)
Se ne è parlato anche su altri media
IN USCITA – A fine stagione Albert Gudmundsson diventerà un pezzo pregiato del mercato. L’attaccante islandese, che aprirà la trentatreesima giornata di Serie A con Genoa-Lazio alle ore 18.30, è reduce da un’ottima stagione in rossoblù. (Inter-News)
Il Milan voleva lottare per lo scudetto ma il cammino ormai sembra essere compromesso. Allo stadio Meazza di Milano si gioca il derby valido per la trentatreesima giornata di Serie A tra Milan e Inter. (Bottadiculo)
Nessun problema di formazione. Una novità assoluta per Inzaghi che, in vista del derby, potrà contare su tutta la rosa: 11 titolari e 14 in panchina. (Fcinternews.it)
Orsi non ci sta e risponde a tono a Mario Mattioli, che è ritornato nuovamente sullo scudetto del 2006 dato a tavolino all’Inter. (Inter-News)
Questa Serie A è stata letteralmente stradominata dall’Inter, che attraverso un gioco spumeggiante e brillante ha surclassato le sue rivali. L’essere arrivati a sei partite dalla fine del campionato con la possibilità di battere il Milan e conquistare il Tricolore significa che l’Inter ha disputato un torneo assolutamente strepitoso. (Fcinternews.it)
Lunedì sera a San Siro i giocatori dell’Inter non entreranno in campo solo per vincere il derby e quindi matematicamente lo scudetto, ma anche per lanciare un messaggio importante: la partita del contrasto al cambiamento climatico è fondamentale, dobbiamo giocarla tutti e il calcio deve fare la sua parte. (la Repubblica)