Strage di Viareggio, quando al Senato feci piangere Giorgio Napolitano
Il 29 giugno 2009 alle 23.49 alla stazione di Viareggio un treno con quattordici cisterne che trasportava gpl deragliò dopo la rottura di un asse. A causa dello svio una cisterna subì uno squarcio, dal quale fuoriuscì il gas a cui seguì un’esplosione che uccise 32 persone ferendone un centinaio. Questo 29 giugno saranno passati 15 anni dalla strage ferroviaria di Viareggio, una ferita indelebile per la città e per l’intera nazione che potrà lenirsi soltanto quando ci sarà piena giustizia e verrà intrapreso un concreto piano di sicurezza dei trasporti. (Il Fatto Quotidiano)
La notizia riportata su altri giornali
"La notte del 29 giugno 2009, Viareggio venne ferita dalle conseguenze di un disastro ferroviario che, oggi come allora, ci appare inaccettabile. "La sicurezza nei trasporti , come quella sul lavoro, è un indicatore di civiltà che deve prevalere su qualsiasi logica di profitto, perché incide sulla vita delle persone. (Gazzetta del Sud)
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Oggi la città di Viareggio (Lucca) si è stretta intorno ai familiari delle 32 vittime della strage ferroviaria in occasione del 15/o anniversario del disastro ferroviario del 29 giugno 2009: erano circa un migliaio le persone che hanno partecipato alla marcia. (Il Messaggero Veneto)
La storia di Dante De Angelis è una storia di lotte per i diritti dei lavoratori. (LA NAZIONE)
Un corteo al quale partecipano semplici cittadini e istituzioni. Parole importanti nella giornata della commemorazione e del corteo che attraversa Viareggio. (LA NAZIONE)
Una calda e tranquilla sera d’estate, o almeno così pareva. Antonio Cerri, Vigile del Fuoco del Comando di Lucca ora in pensione, quella sera del 29 giugno 2009 in cui persero la vita 32 persone era di turno alla caserma di Viareggio (LA NAZIONE)