Meghan Markle ricicla l'abito rosso (e lo modifica): lezione di stile sulle orme di Kate
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Seguendo l'esempio della cognata Kate Middleton, conosciuta come la “regina del riciclo”, Meghan Markle è tornata sotto i riflettori con un look total red mozzafiato. La duchessa, 43 anni, ha partecipato a un prestigioso gala di beneficenza organizzato dall'ospedale pediatrico di Los Angeles per raccogliere fondi, attirando l'attenzione non solo per il suo stile, ma anche per la sua presenza. Sebbene fosse senza il marito, il principe Harry, Meghan ha saputo farsi notare grazie alla sua eleganza e al suo impegno. (ilmattino.it)
La notizia riportata su altre testate
“ Ho amici intimi che hanno i loro figli lì, che stanno affrontando terapie, ma anche amiche mamme che stanno facendo vivere ai loro figli un'esperienza incredibile con il personale”, ha detto l'ex attrice. (Liberoquotidiano.it)
Che dopo la Megxit hanno visto crollare la loro popolarità nel Regno Unito - e questo probabilmente se lo aspettavano - ma soprattutto non sono riusciti a conquistare gli americani che pure dopo l'addio alla royal family britannici li avevano accolti con simpatia. (Vanity Fair Italia)
Markle ha parlato dell'importanza del centro medico sul red carpet allestito fuori dall'evento. “Ho amici intimi che hanno i loro figli lì, che stanno affrontando terapie, ma anche amiche mamme che stanno facendo vivere ai loro figli un'esperienza incredibile con il personale”, ha detto. (La Nuova Sardegna)
In uno splendido abito rosso (riciclato) e con un nuovo look più naturale (e capelli effetto bagnato), Meghan Markle partecipa a una serata di gala a Los Angeles in supporto all’ospedale dei bambini della città. (OGGI)
Markle ha scelto un vestito di Carolina Herrera della della collezione Pre/Fall 2022 con scollatura profonda e maxi spacco frontale. Per completare l'outfit total red, la duchessa ha optato per sandali con tacco, bracciale Love di Cartier e anello firmato Lorraine Schwartz. (AMICA - La rivista moda donna)
Calandra Italian Institute di New York, propone una riflessione sul fenomeno della emigrazione dei popoli, calato però nella dimensione storica dell’arrivo degli italiani a New York tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento. (Frosinone News)