Michele De Pascale, prima conferenza da presidente: "Serve un cambio di passo"
“E’ un grandissimo onore, per chi ama le istituzioni, presiedere l’Emilia Romagna, il più grande onore che possa essere riservato a una persona, e io ogni mattina nei prossimi, nei prossimi cinque anni di mandato mi sveglierò con questa consapevolezza, di aver ricevuto l’onore più grande che un figlio di questa terra possa ricevere”. Sono le parole di Michele De Pascale, nella sua prima conferenza stampa nel ruolo di presidente della Regione Emilia- Romagna, durante la quale ha rapidamente passato in rassegna i punti del suo programma di governo, su sanità pubblica e prevenzione del territorio, ma non solo: prioritari anche temi come le crisi aziendali, le politiche industriali, la transizione ecologica, la casa. (Libertà)
Ne parlano anche altri media
Ansa (Avvenire)
Emilia-Romagna. Michele De Pascale è il nuovo presidente della Regione. “Ci batteremo per la salute pubblica” (Quotidiano Sanità)
«I cittadini hanno sempre ragione». Prima di raggiungere i grandi della Terra per l’ultima sessione di lavoro del G20, la premier si confronta con i giornalisti, allontanando l’idea di una qualche tensione con Matteo Salvini per la riconferma candidata umbra Donatella Tesei («È una scelta che rivendico»), difendendo a spada tratta il ministro Giuseppe Valditara e il sottosegretario Andrea Delmastro dalle più recenti polemiche e, infine, confermandosi al fianco di Kiev «finché c’è una guerra» e contro Vladimir Putin, da cui continua a non cogliere «possibilità di dialogo». (ilgazzettino.it)
Qui la percentuale di votanti è stata sensibilmente più alta e il responso delle urne è stato lusinghiero per l’inquilino di Palazzo d’Accursio. «Una grande risposta democratica, i dati su Bologna sono molto importanti e ci danno ulteriore energia sia per il nostro mandato sia per il contributo nei confronti della Regione». (Corriere della Sera)
L’Emilia-Romagna ha confermato di essere «non contendibile» e questo ha rafforzato l’astensione, favorendo così il Pd tra le cui fila, specie nelle città capoluogo, non si registrano quasi astenuti. (La Repubblica)
Elly Schlein dice che quella del Campo Largo in Emilia-Romagna e Umbria è «una vittoria plurale e collettiva a cui hanno contribuito tutte le forze progressiste: ci indica la direzione per costruire l’alternativa alle destre». (Open)