L'Emilia resta saldamente rossa. La tattica del fango della destra non ha funzionato

In Emilia Romagna non ha funzionato la tattica del fango, il tentativo del centrodestra di far ricadere sulle amministrazioni locali, a cominciare dalla regione, la responsabilità dei danni provocati dalle alluvioni. Così il centrosinistra fa doppietta: aggiungendo anche l'Umbria all'Emilia. In un quadro di bassa affluenza (21 punti in meno rispetto al 2020), in provincia di… (L'HuffPost)

La notizia riportata su altri giornali

Poco prima Elena Ugolini aveva per prima riconosciuto la sconfitta emiliano-romagnola con ben maggiore calore: «Ho telefonato al presidente De Pascale per complimentarmi. Al di là delle differenze politiche, auspico una collaborazione costruttiva», scrive su X. (il manifesto)

Partita ribaltata. ROMA. (La Stampa)

In Umbria la partita è più combattuta, però alla fine la candidata del centrosinistra travolge la presidente leghista uscente, Tesei, che non ha potuto nemmeno contare sul traino del sindaco di Terni, Bandecchi. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Centri alluvionati coi dem FI: “Al prossimo disastro?”

Il centrosinistra ha vinto le elezioni regionali sia in Emilia-Romagna sia in Umbria. (RSI Radiotelevisione svizzera)

Il neogovernatore conserva una vena di timidezza anche nell’esultanza per una vittoria che gli fa brillare gli occhi, mentre entra nella sede della Regione da presidente eletto: «La prima volta che varcai questa soglia avevo 21 anni, ero un consigliere comunale. (La Repubblica)

Nei comuni alluvionati, è notizia dell’altroieri, l’affluenza è stata maggiore della media, ma dall’analisi dei risultati non sembra che la situazione di precarietà abbia inciso significativamente sui risultati. (Il Fatto Quotidiano)