Ferrari: attacco vile che evidenzia immobilismo della politica sulla sanità calabrese
Politica locale e nazionale in un immobilismo colpevole: la sanità calabrese è in crisi e i medici rischiano la vita Comunicato Stampa Oggi tutti si stracciano le vesti, in primis la politica locale, regionale e nazionale con frasi roboanti ma di ipocrita e falso sdegno per il vile attentato all’integrita’ fisica e psichica del Dott. Rosarino Procopio primario ff del PS del locale Nosocomio cittadino! È andata bene, direi benissimo perché per fortuna le conseguenze fisiche (psichiche non lo so!!) sono state modeste essendo riuscito il collega ad evitare in qualche modo le “bastonate” che un delinquente, per fortuna subito arrestato, ha cercato di infliggergli! Una vera vergogna che un professionista venga assalito sul posto di lavoro rischiando così addirittura la vita! Il collega Procopio, ripeto a chi fa finta di non capire, ha rischiato seriamente la vita!!! A Lamezia è stata “la prima volta” ma i segnali ignorati da tutti sono chiari da anni ed anni(gli antichi saggi dicevano “si impara anche a spese degli altri”) così come è lampante l’immobilismo di chi dovrebbe agire(politica regionale e nazionale) o di chi dovrebbe stimolare(politica locale) chi di dovere a risolvere tutti i problemi che affliggono la sanità calabrese e lametina in particolare! Invece assistiamo ad una corsa a far finta di cercare di risolvere i problemi che invece rimangono intatti anzi peggiorano mese dopo mese! Medici ed infermieri italiani “scappano” dai servizi di frontiera e la politica che fa? Invece di arrestare la loro fuga incentivandoli a rimanere ed a formarsi in queste discipline continua a penalizzarli oppure, e questo è il caso della Calabria, si rivolge a medici di un altro Continente che non hanno risolto nulla visto che nei PS calabresi le attese rimangono infinite e compaiono le aggressioni non solo verbali ma anche fisiche e le liste di attesa per le visite specialistiche rimangono chilometriche! Ottimo lavoro!! Dott. (LameziaTerme.it)
La notizia riportata su altre testate
Per dinamiche e cause ancora da chiarire, i parenti di un paziente avrebbero colpito con un manganello il primario di turno in pronto soccorso dopo un colloquio sulle condizioni di salute del ricoverato. (Tuscia Web)
La Uil Fpl Calabria esprime massima indignazione per il grave episodio di violenza avvenuto nell’ospedale di Lamezia Terme, dove un uomo armato di manganello ha aggredito il primario di un reparto per impedire le dimissioni di un proprio familiare. (Telemia)
Una risposta determinata e tempestiva, che rappresenta il più concreto segnale di vicinanza nei confronti del medico aggredito e di tutto il personale dell’ospedale. (Il Lametino)
Leggi tutta la notizia Questa volta la vittima di... (Virgilio)
Il 27 settembre il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha annunciato l’approvazione del decreto legge che ha introdotto questa misura per frenare la violenza contro i medici e gli infermieri. Arresto in flagranza di reato anche differita per chi aggredisce un operatore sanitario. (ilmessaggero.it)
Roma — «Sono un po’ indolenzito, questo sì». I più lo hanno guardato stupiti, chi lo conosce non più di tanto. A meno di dodici ore dall’aggressione che ha subito, il dottore Rosarino Procopio si è presentato regolarmente al pronto soccorso di Lamezia Terme. (la Repubblica)