Naufragio migranti, i pm di Roma aprono un fascicolo sui soccorsi. Urso: “Piantedosi? Qualche parola è apparsa meno adeguata”

Si svolgerà la prossima settimana l’incidente probatorio chiesto dai pm di Crotone per cristallizzare le testimonianze di nove superstiti del naufragio del 26 febbraio scorso di fronte a Steccato di Cutro, che ha causato la morte di almeno settanta migranti (tra cui 16 minori). Una volta fissata dal gip Michele Ciociola, infatti, la data dell’udienza dovrà essere notificata a tutte le parti in causa, tra cui anche i familiari delle vittime, che potrebbero costituirsi parte civile. (Il Fatto Quotidiano)

Ne parlano anche altri media

"Li hanno lasciati soli a mare ma anche a terra. Quando il barcone è naufragato hanno avuto il tempo di chiamarci, al telefono invocavano aiuto disperati, ma non c'era nessuno. (la Repubblica)

Promette di diventare una legislatura molto lunga per la Procura di Roma, alla quale la sinistra sembra aver deciso di rivolgersi in maniera costante per amplificare le questioni politiche. (Secolo d'Italia)

Slitta intanto alla prossima settima l’incidente probatorio davanti al Gip del tribunale di Crotone Michele Ciociola per cristallizzare le prove che potrebbero emergere dai racconti dei sopravvissuti alla traversata partita dalla Turchia. (Adnkronos)

Il procedimento è senza indagati e ipotesi di reato. A chiederlo Cucchi, Bonelli e Fratoianni (ansa) (Repubblica Roma)

«Noi possiamo fare da stimolo, segnalare notizie, ricostruzioni, avvalerci di consulenti. Possiamo presentare rapporti di esperti, chiedere di fare una cosa piuttosto che un'altra. Svolgeremo questo ruolo di impulso. (LaC news24)

"Ce la stiamo mettendo tutta, siamo a buon punto di ricostruzione della rete di comunicazioni che sono avvenute prima dell'evento". A dirlo ai giornalisti il procuratore di Crotone Giuseppe Capoccia, arrivando al palazzo di giustizia. (Tiscali Notizie)