Si fa impiantare 32 microchip sotto pelle: “Così pago senza carte di credito”

Oppure apre l’ingresso di casa senza chiavi, sempre accostando la parte della mano in cui è impiantato il chip corrispondente.

Merito di uno dei 32 chip che si è fatto impiantare sotto la pelle.

E’ lo stesso Paumen a spiegarlo alla Bbc.

Dall’entusiasmo per le nuove scoperte in campo tecnologico alla tecnobulimia nell’arco di 31 operazioni di impianto, è un attimo.

Walletmor ha messo in commercio microchip del peso di meno di un grammo e appena più grandi di un chicco di riso

(Il Primato Nazionale)

La notizia riportata su altre testate

Paumen ha inoltre impiantato un totale di 32 chip nel corpo per gli utilizzi più disparati, ad esempio per aprire le porte. Appoggia semplicemente la mano sinistra vicino al lettore di carte senza contatto e il pagamento va a buon fine. (Commenti Memorabili)

Il chip contiene infatti le informazioni delle sue carte di credito Non ha bisogno di carte di credito né di smartphone o smartwatch: il 37enne olandese, di professione esperto informatico, è infatti un grande appassionato di microchip e magneti. (Wired Italia)

Internet of Things, la storia del 37enne con 32 microchip. Alla BBC, l’uomo ha raccontato la sua esperienza:. “Le reazioni che noto alla cassa quando è il momento di pagare non hanno prezzo. Ma nonostante tutto, in pochi prenderebbero in considerazione di farsi impiantare un chip, su 4mila europei intervistati solo il 51% lo farebbe (InvestireOggi.it)

Infatti ha deciso di farsi impiantare ben 32 chip differenti sottocutanei, permettendogli di saldare tutti gli acquisti che vuole poggiando la mano sinistra vicino al lettore di carte contactless. (Computer Magazine)

Ha 37 anni e 32 chip sotto la pelle, con uno di questi effettua pagamenti semplicemente avvicinando la mano ad un lettore contactless. La Bbc riporta però un sondaggio del 2021 condotto su 4.000 europei: ha evidenziato come il 51% degli intervistati prenderebbe in considerazione l'idea dell'installazione di un chip sotto pelle. (Tiscali)

L'argomento dei microchip sottopelle è uno di quei temi che puntualmente scatenano feroci discussioni. Ma se è una tecnologia che può essere utilizzata per offrire un aiuto concreto ai pazienti che hanno subìto gravi lesioni cerebrali perché non servirsene? (IlSoftware.it)