Irlanda, Norvegia e Spagna riconoscono lo Stato palestinese: è importante o non cambia niente?

Già a marzo i governi di Spagna e Irlanda, che fanno parte dell'Ue, ma anche di Malta e Slovenia, avevano ribadito, in un comunicato congiunto, la necessità del riconoscimento dello Stato di Palestina «per la pace e la sicurezza» nella regione. La via è quella della soluzione del conflitto israelo-palestinese attraverso la creazione di due stato. Questo dice il primo ministro norvegese Jonas Gahr Støre: «Non ci sarà pace in Medio Oriente senza una soluzione a due Stati. (Vanity Fair Italia)

Ne parlano anche altri media

Che la guerra scoppiata tra Israele e Hamas dopo l’operazione militare del 7 ottobre 2023 nel sud di Israele ha fatto riesplodere l’antisemitismo a livello globale con aggressioni fisiche, insulti e minacce nei media, profanazioni di luoghi di culto e cimiteri ebraici lo abbiamo più volte raccontato; ma che un ministro di un Paese membro dell’Unione Europea (in questo caso la Spagna), si potesse presentare in televisione per dire: «La Palestina sarà libera dal fiume al mare», fino a ieri era impossibile da immaginare ma è successo. (Panorama)

Madrid, 24 mag. - "Oggi celebriamo il riconoscimento dello Stato palestinese da parte della Spagna, ma non ci fermeremo qui. Continueremo a fare pressione in virtù della nostra responsabilità di governo per difendere i diritti umani e porre fine al genocidio del popolo palestinese. (Il Sole 24 ORE)

Per questo non possiamo fermarci, la Palestina sarà libera, dal fiume al mare". (Tiscali Notizie)

Lo ha fatto saper il ministero aggiungendo che la mossa è in risposta alle parole della vice premier spagnola Yolanda Diaz - contenute in un video sui suoi social - secondo cui la Palestina "dovrà essere libera dal fiume al mare". (Il Messaggero Veneto)

Uno slogan di Hamas: il fiume è il Giordano, e il mare è il Mediterraneo, e lo slogan significa cioè «azzerare Israele». Che conclude: «Dal fiume al mare, la Palestina sarà libera». (Corriere della Sera)

Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev Le iniziative unilaterali non sono utili alla soluzione del conflitto, perché l’obiettivo principale è la pace che porti alla nascita di uno Stato palestinese che riconosca Israele e sia riconosciuto da Israele", le parole del ministro degli Esteri Tajani. (Tiscali Notizie)