Inchiesta hacker, politici italiani con un trojan: le ipotesi degli inquirenti
Scoperto un vasto sistema di spionaggio in Italia con l'uso di un trojan RAT (un particolare tipo di malware) per accedere a dati riservati nel database del Viminale. Vittime del furto di dati sono varie figure della politica italiana, tra cui Ignazio La Russa, Matteo Renzi e Sergio Mattarella, di cui è stato hackerato l'indirizzo e-mail. La DDA (Direzione Distrettuale Antimafia) di Milano ha fatto emergere un sistema di spionaggio senza precedenti ai danni di figure politiche italiane – tra questi Ignazio La Russa (Presidente del Senato), Matteo Renzi (Senatore) e persino il Presidente della Repubblica in carica, Sergio Mattarella – che avrebbe coinvolto nello spionaggio 800.000 persone in tutto. (Geopop)
Su altri giornali
Sono stati due i viaggi effettuati in Puglia dall'imprenditore reggiano Giulio Cornelli, titolare della Develope and go S.r.l.s. (quotidianodipuglia.it)
La Dda di Milano, che ha guidato l'inchiesta, parla di "pericolo per la democrazia". Si allarga l'inchiesta sul dossieraggio in Italia, con le massime cariche dello Stato finite nel mirino degli hacker (il Giornale)
Trovato l'archivio delle spie L'indagine della Dda di Milano e della Dna sta passando al setaccio il network di presunte cyber-spie che seguiva personaggi di primo piano di vari settori. Oltre a Gallo, arrestati anche Nunzio Samuele Calamucci, Massimiliano Camponovo e Giulio Cornelli, sospesi dal servizio un poliziotto e un finanziere. (Il Mattino di Padova)
Nelle carte si cercano riscontri concreti di dossieraggi a danno di personalità politiche. All'ex cda di Leonardo è contestato il concorso in accesso abusivo (Open)