"Parthenope". Paolo Sorrentino e quella superficialità magnificamente nascosta
Del tutto inaspettatamente, qualche giorno fa, mi sono recato in un cinema di Bruxelles per assistere alla proiezione di Identificazione di una donna, quattordicesima e ultima prova in solitaria dietro la macchina da presa di Michelangelo Antonioni e mi è sembrato subito naturale accostarlo al decimo film di Paolo Sorrentino, Parthenope, vista la delusione che entrambi mi hanno provocato, sia nel corpo che nella mente, una volta terminata la visione. (SentireAscoltare)
Se ne è parlato anche su altri giornali
A volte ho quasi la percezione che Sorrentino sia il regista più bistrattato nel panorama italiano, come se ci fosse una presa di posizione consolidata e insormontabile. (L'indiependente)
Questa sera, Giovedì 7 Novembre alle 19.00, presso il Multisala Massimo, il celebre cineasta presenzierà ad un dialogo con il pubblico in sala che avrà finito di visionare la sua recente opera. Il Meet and talk su questo nuovo atto dell’allegorico dittico dedicato alla città di Napoli, verrà moderato dal giornalista Vincenzo Sparviero e sarà la perfetta occasione per far sbizzarrire i fan del cineasta con diverse domande da potergli rivolgere personalmente. (TeleRama News)
Sorrentino, lo sappiamo, ha fatto dell’immaginario religioso un tratto caratteristico della sua filmografia: film come La grande bellezza e serie come The Young Pope hanno incluso elementi religiosi visti però in una chiave dissacrante, se non addirittura blasfema secondo i più critici. (Best Movie)
A colloquio con il regista premio Oscar a Bari e Monopoli il 6 novembre e il 7 a Lecce per incontrare il pubblico in sala: "Il cinema non morirà mai: la gente ha bisogno di storie" Leggi tutta la notizia (Virgilio)
Arrivano a Rimini i protagonisti del film del momento, “Parthenope” del regista Premio Oscar Paolo Sorrentino. Le star emergenti Celeste Dalla Porta e Daniele Rienzo saranno ospiti sabato 9 novembre alle 17 al cinema Fulgor, per presentare in prima persona l’opera al pubblico conversando con Davide Montecchi di Meclimone Produzioni. (AltaRimini)
È un grave e dolorosissimo oltraggio quello che Paolo Sorrentino ha inferto ai credenti con il suo film Parthenope. E lo porrà nella storia per avere attaccato alla “sua Napoli” una ulteriore etichetta negativa, del tutto gratuita e ingiusta su quanto di più caro hanno i partenopei: il rispetto e la devozione per san Gennaro, patrono della città. (Corrispondenza romana)