"Burattino di Putin", "amico di Trump": le ombre che restano su Assange

Julian Assange è un uomo libero, evviva la libertà. Nel giorno del suo patteggiamento con la giustizia americana è utile dissipare il gigantesco equivoco su questo personaggio. Il mito di Assange, l’adorazione di WikiLeaks, fanno parte di una gigantesca impostura che ha obnubilato l’Occidente in una fase recente e cruciale della nostra storia. La leggenda del suo martirio si mescola e si confonde con le campagne di disinformazione manovrate da Vladimir Putin e Xi Jinping (Corriere della Sera)

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Questa il passaggio della nota di WikiLeak che ha annunciato la liberazione del suo fondatore. Assange, ha accettato di dichiararsi colpevole di un reato relativo al suo ruolo in una delle più grandi violazioni di materiale classificato americano, come parte di un accordo con il Dipartimento di giustizia Usa che gli consentirà di evitare la reclusione negli Stati Uniti e di tornare in Australia. (Il Sole 24 ORE)

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– Dopo l’annuncio di ieri, è arrivata nella notte italiana l’ufficialità della sentenza: Julian Assange può lasciare l’aula del tribunale di Saipan, nelle Isole settentrionali vergini, “da uomo libero”. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Assange a Canberra, libero ma stremato: «Parlerò, ma non ora»

Bill Emmott, come ex direttore dell’Economist e veterano del miglior giornalismo anglosassone, che giudizio dà della conclusione della vicenda di Julian Assange? (la Repubblica)

Liberato dopo 5 anni di carcere grazie a un accordo con il governo Usa, che ha preteso il suo riconoscimento di colpevolezza, Assange è sceso dall’aereo e ha alzato il pugno in segno di saluto verso i giornalisti presenti, mentre la folla lo accoglieva con applausi e grida di «bentornato a casa». (Open)

Neanche una parola da Julian Assange. Ancora sotto lo choc esistenziale di una libertà riconquistata dopo quattordici anni kafkiani, il giornalista-hacker che forse più di ogni altro ha smascherato la doppia morale dei “nostri valori” – gli stessi nel nome dei quali si bombarda/invade/cambiano regimi/insediano fantocci – parlerà più avanti, «quando vorrà lui», perché «ha bisogno di riprendersi», come ha detto ai fotografi e sostenitori assiepatile davanti la moglie avvocata Stella ieri a Canberra. (il manifesto)