I figli di Gaetano Pesce: «Con il suo Pulcinella non voleva essere osé né offendere Napoli»

«Dove è adesso, nostro padre starà sicuramente sorridendo! Di certo, non avrebbe mai pensato di offrire a Napoli qualcosa di offensivo o scontato. Non avrebbe mai avuto un comportamento irriverente verso la città che amava profondamente: ogni volta che veniva era felice».Milena e Jacopo Pesce sono i figli di Gaetano Pesce, autore di oggetti cult del design contemporaneo e anche del Pulcinella «fallico» che sta mandando in tilt i social. (Corriere della Sera)

La notizia riportata su altre testate

Gaetano Pesce non voleva offendere Napoli. Dopo l’ondata di ilarità e sberleffi che Tu si’ ‘na cosa grande ha provocato in tutto il mondo, con la notizia dell’opera (che doveva somigliare al vestito di Pulcinella, ma ai più ha ricordato un’enorme forma fallica: il nome dell’artista, “Pesce”, ovvero l’organo sessuale in dialetto napoletano, e il titolo Tu si’ ‘na cosa grande, hanno fatto il resto) ripresa anche dalle testate internazionali, anche se più per le polemiche che ha sollevato che per il significato che incarna, adesso parlano tutti coloro che sono stati coinvolti nell’installazione. (Finestre sull'Arte)

Un museo ubiquo, per prendersi cura dello spazio urbano attraverso l’arte – così nelle intenzioni dei promotori, che ha occupato i luoghi nevralgici di Piazza Municipio, come epicentro, e Rotonda Diaz, Rampe del Salvatore e vicoletto San Pietro a Majella, Port’Alba e Castel Nuovo, con le opere di Marinella Senatore, Francesco Vezzoli, Antonio Marras, Michelangelo Pistoletto (la sua Venere degli stracci monumentale è stata al centro di un importante caso di cronaca che ha portato il dibattito nazionale sulla questione dell’arte pubblica, dopo l’incendio che l’ha devastata lo scorso luglio 2023, le discussioni che ne sono generate, e la ricostruzione). (Artribune)

Che tradotto dal napoletano significa: "Che roba è questa? Un pulcinella senza braccia?". Il riferimento è alla scultura realizzata su bozzetti dell'artista Gaetano Pesce a Napoli, con la polemica montata in questi giorni per la sua forma fallica, e per lo stesso titolo dato all'opera ovvero "Tu sì na cosa grande". (la Repubblica)

Così è nato il Pulcinella di Pesce a Napoli: 12 metri di tessuto Pvc e una struttura d'acciaio montata in piazza

Ieri sera, Napoli è stata animata dai ritmi vibranti di tammorre, chitarre e castagnette che hanno risuonato vivacemente sotto la grande installazione del Pulcinella di Gaetano Pesce, la tanto discussa scultura in piazza Municipio. (Positanonews)

A cura di Pierluigi Frattasi 3 (Fanpage.it)

Per i cuori sono stati utilizzati 5 metri di resina in poliestere, verniciati esternamente, trafitti da una freccia in metallo. In questo video, la lavorazione e l'installazione dell'opera più discussa degli ultimi anni in città e in rete. (La Repubblica)