Elon Musk smentisce i 45 milioni al mese a Trump: Harris fa record di donazioni

Elon Musk smentisce la stampa e lo stesso Donald Trump. Il miliardario sudafricano naturalizzato statunitense non starebbe donando 45 milioni di dollari al mese alla campagna repubblicana per la corsa alla Casa Bianca. Ha però confermato di aver creato l'America SuperPac, il comitato per la raccolta fondi che sta aiutando l'ex presidente repubblicano. Nel frattempo la campagna democratica ha recuperato lo svantaggio accumulato nelle donazioni nel secondo trimestre del 2024. (QuiFinanza)

La notizia riportata su altri media

L’unica volta che ha parlato dell’accesa campagna elettorale in corso, Musk ha ammesso che una seconda amministrazione Trump danneggerebbe gli affari di Tesla nel mercato dell’auto, perlomeno se davvero porrà fine ai sussidi per i veicoli elettrici previsti dall’Inflation Reduction Art voluto da Biden, che ha dato grandi benefici finanziari a Tesla e ha reso le sue auto meno costose per i consumatori. (Forbes Italia)

Elon Musk ha negato di donare 45 milioni di dollari al mese a sostegno della campagna presidenziale di Donald Trump spiegando che l'importo delle sue donazioni è "di un livello molto più basso". Musk ha poi spiegato sulla piattaforma di social media X, di cui è proprietario, che sosterrà comunque 'America Pac' il comitato da lui fondato insieme ad altri importanti donatori conservatori. (L'HuffPost)

L'America sta vivendo un momento senza precedenti nella storia: l'attentato a Donald Trump, il ritiro del presidente Joe Biden dalla corsa per la Casa Bianca, le tante incertezze sulla candidata o sul candidato che dovrà sostituirlo, con Kamala Harris, che sembra la favorita ma con uno scenario che muta di ora in ora. (Today.it)

Musk nega di finanziare Trump con 45 milioni di dollari al mese: «Non mi abbono al culto della personalità»

Elon Musk, d’altronde, ha sostenuto l’ex presidente per la rielezione e ha persino promesso finanziamenti per la sua campagna elettorale. (ClubAlfa.it)

Cari lettori, (Corriere della Sera)

Il toni di Musk su Trump sembrano spingersi fino al limite del critico nell'intervista rilasciata al commentatore e critico - filorepubblicano, è bene precisarlo - Jordan Peterson lunedì 22 luglio. «Non mi abbono al culto della personalità» di quello che viene persino definito «un toro in un negozio di porcellana». (Corriere della Sera)