La revisione della dottrina nucleare russa: considerazioni a caldo...
(di Filippo del Monte ) Il presidente russo, Vladimir Putin, ha firmato il suo decreto n. 991, datato 19 novembre 2024, relativo alla “Approvazione dei fondamenti della politica statale della Federazione Russa nel campo della deterrenza nucleare”. In altre parole, Mosca ha revisionato la propria politica d’impiego delle armi nucleari. La crisi dell’ordine internazionale liberale guidato dagli Stati Uniti, dopo la sfida aperta revisionista lanciatagli da Russia e Cina, ha portato con sé, tra le conseguenze teoriche, una nuova idea sul concetto e sulla funzione dell’arma nucleare, la quale, con la guerra in Ucraina in corso, viene considerata da Mosca – che è la principale sostenitrice di detta teoria – come un’arma “reale” da poter utilizzare anche per raggiungere i propri obiettivi tattici direttamente sul campo di battaglia, il che è una novità assoluta rispetto ai tempi della Guerra fredda (Difesa Online)
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Mosca incassa il colpo, indirizzato verso un deposito d'armi di Bryansk a circa 110 km dal confine, e rilancia con la firma di Vladimir Putin sulla nuova dottrina nucleare. L'uso dell'arma atomica rimane la soluzione estrema, ma per il Cremlino aumentano le minacce che possono portare alla risposta 'totale'. (Adnkronos)
La nuova dottrina nucleare russa era pronta da tempo tanto che lunedì diversi analisti ne parlavano come di un testo già assodato. Ma la firma del presidente Vladimir Putin è arrivata soltanto ieri, a orologeria, nel millesimo giorno di conflitto in Ucraina e soprattutto a poche ore dal lancio dei primi sei missili Atacms di fabbricazione statunitense contro la regione russa di Brjansk da parte di Kiev. (la Repubblica)
Sei missili. Dodici esplosioni. (ilmessaggero.it)
Mosca: “Armi nucleari estrema risorsa per proteggere la sovranità del Paese”, ma “se Trump ci ascolta la pace è possibile” (Il Fatto Quotidiano)
(di Mara Gergolet, corrispondente da Berlino, e Guido Olimpio) «Nessuno crede» che due cavi di telecomunicazioni danneggiati sotto il Mar Baltico siano stati «tagliati accidentalmente». Con i missili a lungo raggio forniti dagli Stati Uniti l'Ucraina ha colpito un arsenale di armi russo. (Corriere della Sera)
Al giro di boa dei primi mille giorni, la guerra in Ucraina fa un significativo balzo in avanti. Da un lato, quello ucraino, ci sono i primi missili americani Atacms lanciati in territorio russo, nella regione di Bryansk, dopo il via libera dell'amministrazione Biden all'utilizzo. (L'HuffPost)