Puff Daddy resta in carcere: negata ancora la libertà su cauzione
I giudici hanno respinto per la terza volta la richiesta del rapper, sottolineando un «serio rischio» di manomissione dei testimoni. Presentate anche prove dirette della violenza sull’ex Cassie Ventura, tra cui un video e alcuni messaggi in chat. Il processo inizierà il 5 maggio 2025. Puff Daddy resterà dietro le sbarre in attesa dell’inizio del processo, fissato per il 5 maggio 2025. Il giudice distrettuale Arun Subramanian, in un’ordinanza di cinque pagine, ha infatti negato al rapper per la terza volta il rilancio su cauzione, confermando «prove di un serio rischio di manomissione dei testimoni». (Lettera43)
La notizia riportata su altri giornali
Stavolta la decisione sembra essere stata scontata dal momento che i pubblici ministeri hanno rivelato che l’artista avrebbe “contattato testimoni dal carcere per cercare di influenzare la loro deposizione e utilizzato piattaforme di comunicazione non autorizzate durante il periodo di prigionia”. (Il Fatto Quotidiano)
Non finiscono mai i guai per Sean Combs, ovvero Puff Daddy, per gli amici Diddy, al momento rinchiuso nell’unità 4 North del Metropolitan Detention Center di Brooklyn. Il Daily Mail infatti oggi propone nuove immagini di una festa organizzata dal rapper e producer di fama mondiale. (Open)
Dall'inizio dell'inchiesta il rapper ha perso partnership importanti con almeno 18 marchi di prestigio, ma gli streaming crescono. E non è l'unico caso (Open)
Accusato di traffico sessuale, il rapper ha visto respingere dal giudice per la seconda volta la richiesta di rilascio su cauzione. Sean Combs, noto come Puff Daddy, resta in carcere. (Fanpage.it)
I legali dell'uomo avevano proposto una cauzione di 50 milioni di dollari, sostenendo che Combs non fosse in grado di prepararsi adeguatamente per il processo dal carcere, ma il giudice ha deciso il contrario, negando la possibilità di aspettare il processo da una residenza privata. (Corriere della Sera)
A sostegno della richiesta di rilascio di Combs, i suoi avvocati avevano invocato un altro imputato in un caso federale di traffico sessuale di alto profilo, quello che coinvolge l'ex Ceo di Abercrombie Mike Jeffries, che è riuscito a uscire di prigione sotto cauzione. (Corriere del Ticino)