La Consulta riscrive l’Autonomia: «Unità nazionale da rispettare»
L’autonomia differenziata nel rispetto del dettato costituzionale avrà un ambito di applicazione più ristretto e dovrà rigorosamente rispettare i principi di solidarietà, sussidiarietà, efficienza e unità della Nazione su cui dovrà vigilare il Parlamento. C’era attesa per la pubblicazione della sentenza numero 92, depositata ieri, per capirne l’impatto sulla legge Calderoli. La Consulta non lascia grande spazio all’immaginazione. (Avvenire)
Ne parlano anche altre testate
La legge Calderoli è colpita e (forse) affondata, ma a finire sotto la tagliola emendativa della Corte Costituzionale è la stessa riforma del Titolo V approvata in fretta e furia dall’allora centrosinistra nel 2001 per tentare di fermare l’onda lunga della Lega Nord di Umberto Bossi. (NT+ Enti Locali & Edilizia)
Servizio di Augusto Cantelmi La politica con la Consulta che deposita la sua sentenza sulle questioni di costituzionalità relative alla legge sull’autonomia differenziata. (TV2000)
Dall’esame approfondito della Corte costituzionale, dettagliato nelle 109 pagine della sentenza 192/2024 depositata ieri, l’autonomia differenziata pare uscire ingrandita nei tempi ma drasticamente ridotta nella portata. (NT+ Enti Locali & Edilizia)
La botta è forte e la prima tentazione è far finta di niente, proprio come era successo il 14 novembre quando era arrivata la sentenza. Quel giorno però i toni … (Il Fatto Quotidiano)
Non ci può essere “il popolo delle Regioni” e il concetto del “popolo unitario”, che fa dell’Italia una Repubblica una e indivisibile, “non può evaporare” con la legge sull’Autonomia differenziata. (Il Fatto Quotidiano)