Vannacci e il calendario sovranista con vignetta anti-Egonu: è il gadget del suo nuovo movimento politico
Le teorie care al generale relative alla "italianità" condensate nel calendario-gadget "Un anno con Vannacci". "Ho i tratti somatici italiani", dice la pallavolista Paola Egonu. "Certo, come io ho quelli nigeriani", replica Roberto Vannacci. Questa la controversa vignetta che si trova al mese di aprile scorrendo il calendario di stampo sovranista presentato durante il lancio del nuovo movimento politico dell'europarlamentare leghista. (Today.it)
La notizia riportata su altri media
In fondo, cosa poteva andare storto? Il “suo” generale, Roberto Vannacci, che a Marina di Grosseto presenta il movimento “Il Mondo al Contrario” – ma assicura di restare nella Lega – un auditorio piccolo ma compatto, il solito manifesto da esporre in … Pensava a un sabato pomeriggio tranquillo, Matteo Salvini. (Il Fatto Quotidiano)
Rientra l’incursore paracadutista che arriva da Milano: «Vannacci è splendido, può fare qualcosa per l’Italia». Nel bel mezzo della fondazione del partito scatta il fuggi-fuggi verso l’auto. (Corriere della Sera)
Mentre l’ex generale ed europarlamentare viene chiamato “vecchio camerata“. Tra i presenti c’è chi si definisce “fascista“, acclamato dal pubblico. (Il Fatto Quotidiano)
“Con Salvini siamo in armonia” Vannacci sottolinea che non ha alcuna intenzione di creare fratture all’interno del centrodestra o della Lega. (Nordest24.it)
“Oggi siamo stati presenti alla nascita di questa nuova associazione “ha dichiarato Chicco Costini vicesegretario nazionale di Indipendenza e presidente di Area Rieti “ con la convinzione che in Italia serva la nascita di un fronte sovranista in grado di dare voce e forza al buonsenso della gente normale. (Rieti Life)
E il generale si fa «partito». Sono arrivati in centinaia, all’hotel «Leopoldo II di Lorena», per sostenere l’eurodeputato eletto con la Lega, che qui ha invitato sostenitori e «camerati» per un’assemblea che ha sancito ufficialmente il cambio di passo della sua creatura politica. (Corriere della Sera)