Lamezia Terme, arrestato l'aggressore del primario dell'ospedale: le dimissioni della parente, gli insulti, i colpi col manganello

L'uomo, un 28enne, avrebbe usato l'arma dopo un diverbio con il medico intorno alle 21 di sera di lunedì: l'arresto in flagranza differita in base alle nuove norme per il personale sanitario È stato arresto dalla polizia Carlo Sacco, 28enne di Lamezia Terme, per l’aggressione dell’11 novembre al primario del Pronto soccorso nel Catanzarese. L’uomo, già noto alle forze dell’ordine, avrebbe colpito il medico Rosario Procopio con un manganello alla schiena dopo un diverbio: non voleva che la parente fosse dimessa. (Open)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Continua l’ondata di aggressione ai medici e al personale sanitario negli ospedali in Italia. L’ennesimo atto di violenza è avvenuto a Lamezia Terme, ieri sera. Per dinamiche e cause ancora da chiarire, i parenti di un paziente avrebbero colpito con un manganello il primario di turno in pronto soccorso dopo un colloquio sulle condizioni di salute del ricoverato. (Tuscia Web)

"Rivolgo un plauso alla Polizia di Stato che in poche ore ha assicurato alla giustizia il presunto responsabile della brutale aggressione ai danni del primario del Pronto soccorso dell’Ospedale di Lamezia Terme, colpito con un manganello dal parente di una degente. (Il Lametino)

Il medico lunedì sera ha ricevuto tre familiari della degente e ha spiegato loro che le sue condizioni erano migliorate, informandoli che il periodo di osservazione clinica era terminato. Al pronto soccorso con il manganello. (Corriere della Sera)

Catanzaro, il primario di Lamezia Terme Rosarino Procopio preso a manganellate dal familiare di un paziente: l’aggressore arrestato in “flagranza differita”

Il primario del Pronto soccorso dell'ospedale di Lamezia Terme, Rosario Procopio - Ansa (Avvenire)

Questo ennesimo caso di violenza rappresenta una minaccia inaccettabile per la sicurezza di medici, infermieri e di tutto il personale sanitario, che si trova a operare in condizioni sempre più rischiose. (Telemia)

Il 27 settembre il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha annunciato l’approvazione del decreto legge che ha introdotto questa misura per frenare la violenza contro i medici e gli infermieri. Arresto in flagranza di reato anche differita per chi aggredisce un operatore sanitario. (ilmessaggero.it)