Apple sotto pressione per le restrizioni di geoblocco nell’UE
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Si è aperto un nuovo fronte di tensione tra l’Unione Europea e Apple. La Commissione Europea ha annunciato di aver notificato ufficialmente all’azienda californiana la possibile violazione delle normative europee anti-geoblocco tramite i suoi Apple Media Services, che includono l’App Store, Apple Music, Apple TV+ e altre piattaforme. Advertising Questa notifica segue un’indagine coordinata dalla Consumer Protection Cooperation (CPC), composta dalle autorità nazionali di tutela dei consumatori. (iSpazio)
La notizia riportata su altri media
L'indagine, effettuata dalla Commissione Europea e dalla Rete di Cooperazione per la Protezione dei Consumatori (CPC), ha identificato diverse pratiche potenzialmente vietate di geo-blocking applicate da Apple su App Store, iTunes Store, Arcade, Books, Podcasts e Apple Music (Tom's Hardware Italia)
L'Unione Europea ha accusato Apple di pratiche di geo-blocking discriminatorie nei confronti dei consumatori europei: la Commissione Europea ha concesso ad Apple un mese di tempo per adeguarsi alle norme. (Multiplayer.it)
Bruxelles – L’impossibilità di poter accedere a contenuti audio e video se all’estero, per piacere o per dovere. In sintesi, geo-blocking, la pratica di barriere geografiche che Apple avrebbe creato ai consumatori di tutta Europa. (EuNews)
Bruxelles torna all’attacco contro le Big Tech. Questa volta la Commissione Europea ha deciso di avvertire Apple, richiedendo che tutti gli utenti del sistema operativo iPadOS possano avere la libertà di scelta del browser, senza dovere subirne uno preinstallato. (StartupItalia)
Un'indagine del CPC Network ha riscontrato "diverse limitazioni" applicate su base geografica nei download, nei sistemi di pagamento utilizzabili e anche nel cambiare l'interfaccia delle applicazioni dei vari servizi multimediali, come Apple Music (DDay.it)
Perché l’Ue morde ancora Apple: il nodo del browser La libertà della scelta del browser, ovvero quel software che consente agli utenti di navigare sul Web, è un tema sul quale l’Unione europea insiste da tempo immemore. (Start Magazine)