Crollo palazzina Saviano, i compagni di classe ricordano Giuseppe e Lia

«La stella che brilla sempre», da domenica mattina ha un nome, anzi due. Si chiama Giuseppe, ma si chiama anche Lia. Nel cielo buio della notte la cercano i bimbi del circolo didattico di Saviano, i compagni di classe dei due fratellini che hanno perso la vita insieme con la mamma e con la nonna nella terribile esplosione di via Tappia. Spiegare a chi crede a Babbo Natale, alle fate e ai supereroi, a chi è convinto che il lungo filo della vita delle persone non possa spezzarsi così presto non è cosa semplice. (ilmattino.it)

Su altre fonti

Una vera e propria strage quella consumatasi ieri a Saviano dove una palazzina di due piani, sita in via Tappia, è crollata a seguito di una esplosione di gas. Lo scoppio ha distrutto un’intera famiglia: sono morti una bimba di 4 anni, il fratellino di 6, la mamma e la nonna; estratti vivi un figlio di 2 anni e il padre. (Internapoli)

Crollo Saviano: prefetto, istituzioni accanto a famiglie vittime Oggi a Saviano i funerali delle 4 vittime del crollo (Ottopagine)

Oggi pomeriggio giungeranno nella palestra dell’istituto scolastico Ciccone le salme di Vincenza Spadafora, 41 anni, dei suoi due figli Giuseppe e Lia, di 6 e 4 anni, e della suocera Autilia Ambrosino, 79 anni. (Il Fatto Vesuviano)

Crollo Saviano: lievi miglioramenti per Zotto,avviata raccolta fondi per la famiglia

In occasione della gara Napoli-Palermo, valida per il secondo turno di Coppa Italia, la squadra azzurra scenderà in campo con il lutto al braccio in ricordo delle vittime dello scoppio della palazzina avvenuto a Saviano domenica scorsa. (CalcioNapoli24)

Una domenica drammatica con un bilancio pesantissimo, 4 morti tra cui la moglie di Zotto, Vincenza Spadafora, i figli Autilia e Giuseppe e la madre Autilia Ambrosino. (Videonola)

SAVIANO (NAPOLI) – I vigili del fuoco hanno recuperato nella notte il corpo senza vita della nonna, ultima dei dispersi nel crollo della palazzina avvenuto ieri mattina a Saviano, nel napoletano, che ha distrutto una famiglia. (Dire)