Queer, l’assoluto dell’amore e la paura di scoprirsi nell’altro
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Il Messico di Queer è una cascata di petali rosa che come in un musical sospendono nell’istante di un incantesimo il respiro «reale» del mondo. È qui che appare William Lee, Daniel Craig magnifico nella reinvenzione di sé – molto lontana dall’iconografia dell’agente segreto seduttore seriale – in questo incontro fra Burroughs e Luca Guadagnino a cui si affida senza paura. Queer planato sul Lido come una scossa liberatoria in un concorso veneziano incapace per lo più di sussulti aggiunge un frammento – forse uno dei più intensi e personali – all’«autobiografia» del regista fatta di cinema, di amori, di. (il manifesto)
Se ne è parlato anche su altre testate
Scelgo personaggi che rappresentano una sfida, un banco di prova per me e per gli spettatori. Dopo un macho come James Bond, il maschio alfa che non deve chiedere mai, ecco lo scrittore omosessuale e tossicodipendente di «Queer», il film di Luca Guadagnino ispirato al romanzo di William Burroughs (ilmattino.it)
I due attori protagonisti di “Queer” di Luca Guadagnino (LAPRESSE)
Nello show Starkey - 30 anni originario di Asheville nella Carolina del Nord, una carriera già brillantissima iniziata nel 1993 quando era solo un bambino, 4 milioni di followers su Instagram - interpreta il tormentato Rafe, un ragazzo oppresso dalle dipendenze. (Cosmopolitan)
Daniel Craig, l'ex Bond e "Queer": "Essere omosessuali è ancora difficile in alcuni Paesi" Tratto dall'omonimo libro di William S. Burroughs, Queer, il nuovo film di Luca Guadagnino vede nella parte del protagonista, senonché alter ego dello scrittore, Wlliam Lee, l'ex James Bond Daniel Craig. (La Stampa)
'La gioia è stata il punto di partenza che mi ha spinto a fare questo film. Questo romanzo mi ha dato... (Virgilio)
Siamo nel 1950, quando William Lee, un americano sulla soglia dei cinquanta anni, viene espatriato a Città del Messico. Quando un incontro cambia la sua prospettiva. (Whoopsee)