Troppi supplenti, Giannelli (Anp): "La soluzione? Assunzione diretta con colloqui, ma i presidi sono visti come corrotti"

Uno dei temi più dibattuti delle ultime settimane è la grande quantità di supplenti e precari nella scuola italiana, problema che si ripresenta ogni anno. Ad intervenire in merito è stato Antonello Giannelli, presidente nazionale dell’Associazione Nazionale Presidi, a Rtl1025. “Perché insegnare in modo precario a 1200/1300 euro al mese?” Ecco le sue parole che spiegano il fenomeno: “La mancanza di supplenti è un problema strutturale. (Tecnica della Scuola)

Ne parlano anche altre fonti

La crisi delle supplenze, Ivana Barbacci (Cisl Scuola) lancia l’allarme e propone soluzioni Di Secondo Barbacci, nonostante il dibattito in corso sui numeri esatti, è evidente che le supplenze saranno “tante, troppe” anche quest’anno. (Orizzonte Scuola)

“Tra il 1963 e il 1977 si tornava in classe il 1° ottobre. Oggi, con un aumento medio delle temperature di 4 gradi rispetto a 50 anni fa, si riparte a settembre. Per noi è assurdo”, tuona Marcello Pacifico, presidente di Anief. (Orizzonte Scuola)

Giannelli: “Un laureato in ingegneria a Milano può facilmente trovare lavoro a 3.000 euro al mese, perché dovrebbe fare il docente precario a 1200 euro?” Di (Orizzonte Scuola)

Quante saranno le supplenze quest’anno? Al di là del “botta e risposta” cui stiamo assistendo sui numeri, saranno comunque tante, troppe e basterà attendere pochi giorni per averne la conferma. Sul reclutamento dei docenti serve un cambio di passo. (CISL Scuola)