Affitti brevi, cosa fare per evitare le multe dal 2 novembre 2024
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A partire dal 2 novembre 2024, tutte le strutture destinate agli affitti brevi dovranno adeguarsi a nuove normative in materia di sicurezza e di registrazione presso la Banca Dati nazionale delle Strutture Ricettive (BDSR). Questa misura, introdotta dal Decreto Legge 145/2023 e convertita nella Legge 191/2023, mira a migliorare la sicurezza delle strutture ricettive non alberghiere e a rendere più trasparente la gestione degli affitti brevi. (Immobiliare.it)
Se ne è parlato anche su altre testate
“Decreto Anticipi”), rubricato “Disciplina delle locazioni per finalità turistiche, delle locazioni brevi, delle attività turistico-ricettive e del codice identificativo nazionale”, il Legislatore introduce l’obbligo del CIN (Codice identificativo nazionale) e stabilisce le relative sanzioni per le unità immobiliari abitative destinate a contratti di locazione per finalità turistica e a contratti di locazione breve oltre che alle strutture turistico-ricettive alberghiere ed extralberghiere. (Studio Benedetti Dottori Commercialisti)
Slitta al 1° gennaio 2025, pena l’applicazione delle sanzioni previste, il termine entro cui scatta l’obbligo di munirsi del CIN. (Travelnostop.com)
Chi gestisce affitti brevi e turistici dovrà procedere con la richiesta del CIN, Codice Identificativo Nazionale, entro il 1° gennaio 2025, la scadenza diventa unica con la proponga annunciata dal Ministero del Turismo oggi, 22 ottobre. (Informazione Fiscale)
L’affitto breve è una tipologia di locazione che non presenta le rigidità e i vincoli del contratto tradizionale e può essere una fonte di rendita molto vantaggiosa per chi ha una seconda casa, magari in un luogo di villeggiatura, al mare o in montagna. (Lexplain)
Dal Ministero del Turismo arriva ufficialmente la proroga per la richiesta del Cin relativo agli affitti brevi e turistici. “Per garantire una transizione più efficace e supportare le imprese nel passaggio alle nuove disposizioni, il ministero ha prorogato i termini per l’adeguamento fino a gennaio 2025, anche al fine di evitare di incorre in sanzioni come previsto dalla riforma. (QuiFinanza)
– Sarà obbligatorio il Codice Idenficativo Nazionale (Cin) sia per gli annunci online sia da esporre nelle strutture ricettive fisiche. Gli affitti brevi restano uno degli argomenti cruciali per Siena e per tante città d’arte che ormai si ritrovano invase da B&B e Airbnb. (RadioSienaTv)