Gli affari di Meloniland, l’Albania “italiana” che aspetta i migranti

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Migranti

Shengjin, Albania – Nei bagni della trattoria Meloni risuonano le note di Nino D’Angelo, “Celebrità”: “Mammà tu nun ‘o ssaie, no, nun o può sapè”. Alle pareti un terribile campionario di irriverenti fotomontaggi trash che ritraggono tutti i grandi della Terra, compreso papa Francesco, seduti sulla tazza. C’è anche una falce e martello, probabilmente per indicare che quello è il posto consono per il simbolo, un tempo onnipresente, dell’ormai lontano regime di Enver Hoxha (la Repubblica)

Se ne è parlato anche su altri media

Ed è uno dei primi distretti in cui la sentenza della Corte di Giustizia Europea che ridefinisce i criteri per identificare un Paese come sicuro sia stata applicata. Dalla sua sezione del tribunale di Palermo sono passati i casi dei migranti trattenuti nel centro che il Viminale qualche mese fa ha aperto in fretta e furia a Porto Empedocle. (la Repubblica)

Due poliziotti italiani presidiano l'ingresso del centro per migranti di Shengjin in Albania - Reuters (Avvenire)

Alla fine, l’avvio delle attività dei due centri in Albania è fissato per la prossima settimana. E se n’è andato anche settembre. (la Repubblica)

Per Piantedosi i centri in Albania sono come quelli italiani

Roma, 12 Ottobre 2024 (Agenparl)

Ci preoccuperemo solo se saremo coinvolti dall’Italia e quando ci sarà motivo per preoccuparsi». È stato lui a stringere con Giorgia Meloni il patto per la mega struttura di trattenimento e rimpatrio dei migranti fuori dai confini italiani. (la Repubblica)

«La settimana prossima si parte con i centri in Albania»: è stato il ministro dell’Interno Piantedosi a certificare ieri l’avvio delle operazioni di trasferimento dei primi migranti nel centro di accoglienza di Gjader dove verranno portate, nella prima fase, circa 400 persone. (il manifesto)