Siria, carichi di armi per Hezbollah e ‘nemici’ più vicini: gli scenari che preoccupano Israele
(Adnkronos) – Il possibile invio di un numero significativo di forze dall’Iran in Siria a sostegno di Bashar al-Assad, la situazione nel territorio siriano al confine con Israele e il dispiegamento di forze iraniane con il ‘pretesto’ della battaglia ai gruppi armati protagonisti dell’offensiva degli ultimi giorni nel Paese arabo. Ma anche la possibilità che Teheran sfrutti la sua presenza militare in Siria per far arrivare armi e munizioni in Libano e riarmare gli Hezbollah (OglioPoNews)
Ne parlano anche altre fonti
La più grande crisi di rifugiati del nostro tempo è in atto tra Siria e Libano, nella striscia di Gaza, in larghe parti del Nord Africa. Centinaia di migliaia di siriani che erano fuggiti dalla guerra civile trasferendosi in Libano erano tornati nel loro paese negli ultimi mesi, quando la guerra tra Israele e Hezbollah si era fatta più intensa. (ilmessaggero.it)
Hezbollah sotto assedio, presa Aleppo i ribelli puntano su Damasco "Vogliamo evitare che ci sia una presenza permanente dei miliziani sciiti arrivati dal Libano" (Ottopagine)
Da mercoledì scorso un nuovo conflitto è arrivato a complicare ulteriormente il quadro del Medio Oriente: i ribelli anti Assad hanno lanciato un'offensiva a sorpresa in Siria. Ma cosa significa per Israele questo nuovo fronte caldo? Il conflitto potrebbe avere importanti riflessi anche sulle scelte di Netanyahu. (ilmessaggero.it)
Si tratta per ciascuna delle forze in campo, in un panorama vasto come il mondo intero, di piazzare le mosse giuste per tempo. Gli strati tettonici del Medioriente sono in movimento, non c'è forza che possa bloccarli. (il Giornale)
Ma anche la possibilità che Teheran sfrutti la sua presenza militare in Siria per far arrivare armi e munizioni in Libano e riarmare gli Hezbollah. (Adnkronos)
Da un lato, le bombe di Israele che continuano a cadere sulla Striscia di Gaza e, malgrado la tregua, anche sul Libano; dall’altro, la spaventosa guerra civile divampata all’improvviso in Siria, con i ribelli jihadisti che stanno travolgendo l’esercito regolare del dittatore Bashar al-Assad (LA NOTIZIA)