Crollo mercato auto elettriche. Quale futuro ci attende?

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datamagazine.it ECONOMIA

È stato proprio nell’ultimo bimestre che il dibattito sulle auto elettriche si è riacceso dopo la presentazione dei dati elaborati nel mese di agosto da Jato Dynamics, che indicano un crollo delle vendite in Europa del 36%. Un dato particolarmente rilevante considerando le molteplici battaglie per l’introduzione dei veicoli a batteria nel mercato dell’automotive in vista di una progressiva sostituzione dei veicoli a benzina e diesel (datamagazine.it)

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Se il 2023 si chiudeva con quasi un’auto elettrica su quattro immatricolate in Europa (23,4%), in ulteriore lieve aumento rispetto al 2022 (+0,5%) e in crescita anche in termini assoluti (3 milioni di nuove auto elettriche, +16%, tra full electric, 67%, e ibride plug-in) nonostante un campione come la Germania abbia segnato -6,2%, i primi otto mesi del 2024 mostrano un’inversione di tendenza: l’incidenza di nuove auto elettriche infatti è scesa a 21,2%, calo che si riscontra in tutti i principali mercati auto europei tranne il Regno Unito. (Elettronica News)

Il settore automobilistico riveste un’importanza vitale in Europa, fornendo uno dei maggiori contributi. Contribuisce fortemente alle attività di ricerca e sviluppo della regione e, direttamente o indirettamente, occupando moltissimi lavoratori nelle tre maggiori economie dell’UE (Germania, Francia e Italia). (Start Magazine)

L’Europa è nel caos, l’industria ha bisogno di certezze per pianificare investimenti e i clienti non amano imposizioni e compromessi. Previsioni clamorosamente sbagliate da parte delle istituzioni comunitarie sul decollo delle vendite di auto elettriche che non è finora arrivato e scientifica demonizzazione di quelle a gasolio, che per paradosso avrebbero potuto fornire un contributo su larga scala, con il loro minore grado CO2 prodotta rispetto a quelle a benzina (La Gazzetta dello Sport)

Per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione al 2030, l’Italia dovrebbe immatricolare oltre 800.000 veicoli elettrici all’anno, contro i soli 130.000 medi annui registrati nel triennio 2021-2023. (CCISS)

Obiettivo, evitare le salatissime multe dell’Unione europea: sanzionerà le aziende che vendono vetture la cui media delle emissioni sfora il limite previsto, limite che dal 1 gennaio scenderà a 95 g/km di CO2. (Autoappassionati.it)

Di CHIARA RICCIOLINI (Il Ducato)