Cop 29 a Baku, la conferenza Onu sul clima: 1,3 trilioni l’anno entro il 2035 ai Paesi in via di sviluppo
La presidenza della Cop29 ha spinto per un nuovo obiettivo di finanziamento del clima che tenga conto delle esigenze e delle priorità dei Paesi in via di sviluppo. Dopo una consultazione che si è protratta fino alle prime ore di questa mattina, sono stati fatti diversi aggiustamenti al testo per giungere a un consenso sulle poche opzioni rimaste. Come da indicazioni delle parti, la decisione sul nuovo obiettivo contiene un invito a tutti a collaborare per aumentare i finanziamenti ai Paesi in via di sviluppo per l’azione per il clima da tutte le fonti pubbliche e private ad almeno 1,3 trilioni di dollari all’anno entro il 2035. (QuiFinanza)
Se ne è parlato anche su altri media
Il problema è chi sarà chiamato a versarla. La cifra ci sarebbe, ed è quella desiderata. (WIRED Italia)
Il testo sull'importante accordo per finanziare le strategie sul clima dei paesi in via di sviluppo ha attirato Incontro dei delegati a Baku nel penultimo giorno della COP29, mentre la bozza di un accordo sul clima svelata dall'Azerbaigian, paese ospitante, è stata ampiamente respinta. (Io Donna)
E qui cominciano le questioni difficili, i nodi di cui si parla poco, e che più spesso di quanto non si creda bloccano i negoziati. Soldi per mitigazione, adattamento, loss and damage, i tre pilastri della finanza climatica. (WIRED Italia)
Le migliaia di miliardi – o “trillions”, in inglese – sono scritti nero su bianco. Al posto delle cifre, però, la bozza del testo finale della 29esima Conferenza Onu sul clima (Cop29), arrivata all’alba, è disseminata di “X”. (Avvenire)
Pechino ha la sua occasione. E a lasciargliela sono stati Stati Uniti ed Europa. (Il Fatto Quotidiano)
Global Cities Il Programma Global Cities dell’ISPI promuove analisi e iniziative sul ruolo che le Global Cities esercitano a livello globale e regionale, sulla loro interazione con gli Stati e gli altri attori internazionali e su specifici obiettivi perseguiti anche mediante la loro azione in network (dalla lotta al climate change all’implementazione dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite). (ISPI)