Terrorismo: un arrestato voleva aprire moschea a Monfalcone
Faceva proselitismo non solo online e sui social ma anche nei locali che gestiva a Monfalcone, dove viveva, e sempre nella città in provincia di Gorizia voleva aprire una moschea, il 27enne di... Leggi tutta la notizia (Virgilio)
Ne parlano anche altre fonti
«L’operazione antiterrorismo in corso condotta dai Ros dei Carabinieri - e che coinvolge anche un immigrato musulmano a Monfalcone - mette in luce elementi di grave allarme sui rischi rappresentati dalla massiccia presenza di islamici e dal loro preoccupante atteggiamento da tempo manifestato nella nostra città - commenta l'onorevole Anna Cisint , che prosegue - Questa vicenda conferma anzitutto la presenza di un’ideologia radicalizzata nell’ambito di queste comunità nel contesto di una rete nazionale dedita alla promozione e al rafforzamento delle formazioni terroristiche "Al Qaeda" e "Isis”, che sono state protagoniste dei tanti attentati che in questi anni hanno funestato l’Europa con lutti e violenze». (Il Goriziano)
Quattro di loro sono accusati di avere costituito un’associazione terroristica d’ispirazione salafita – jihadista – “Da’wa Italia” – attraverso la quale puntavano a promuovere, consolidare e rafforzare le formazioni terroristiche di Al Qaeda e Stato Islamico. (Telefriuli)
Le cinque misure cautelari sono state emesse dal gip di Bologna, su richiesta della procura amiliana-Dipartimento antiterrorismo che ha diretto le indagini con il coordinamento della procura nazionale antimafia e antiterrorismo. (umbriaON)
Quattro dei cinque giovani stranieri indagati e raggiunti da misura cautelare, dopo l'inchiesta della procura di Bologna con il Raggruppamento Operativo Speciale dei Carabinieri, sono accusati di avere costituito un'associazione terroristica d'ispirazione salafita-jihadista declinata in chiave takfirista, denominata ''Da'WA ITALIA'' finalizzata alla promozione, al consolidamento e al rafforzamento delle formazioni terroristiche ''Al Qaeda'' e ''Stato Islamico''. (Liberoquotidiano.it)
Per i carabinieri del Ros, la procura di Bologna e la Procura nazionale antimafia e antiterrorismo, a capo dell'organizzazione di ispirazione jihadista "Da'Wa Italia", ossia "chiamata alle armi Italia", c'era una ragazza di origine pakistana residente a Bologna con la famiglia. (Tiscali Notizie)
Il Ros dei Carabinieri sta dando esecuzione a un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale di Bologna su richiesta della Procura bolognese, Dipartimento antiterrorismo che ha diretto, con il coordinamento della Procura nazionale antimafia e antiterrorismo, un'indagine nei riguardi di cinque giovani di origine straniera responsabili di avere costituito ovvero fatto parte di un'associazione terroristica dedita alla promozione, al consolidamento e al rafforzamento delle formazioni terroristiche «Al Qaeda» e «Stato Islamico». (ilmessaggero.it)